Buongiorno ragazzi,

sapevate che la primavera appena trascorsa è stata la più torrida dal 1800? A raccontarcelo è Focus Junior che nel suo interessante articolo ci parla a lungo di questo fenomeno spesso sottovalutato.

A causa della poca frequenza di piogge nella stagione appena trascorsa l’agricoltura, ma anche i consumi domestici dovranno fare i conti con la penuria di acqua, che sta già rischiando di mandare in fumo miliardi di euro di produzioni agricole.

Il fenomeno rischia di portare a conseguenze molto gravi: secondo l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr, la temperatura primaverile, in Italia, è stata di 1,9 gradi maggiore della media del periodo. E, come se non bastasse, a questo fatto si è aggiunta una eccezionale scarsità di nevicate durante lo scorso inverno e di piogge in primavera.

Nell’Italia Settentrionale la pioggia è stata di ben due terzi inferiore al normale (ossia -72 per cento) Il risultato è che i fiumi del Nord sono ai minimi e anche molti di quelli del Sud dell’Italia sono in secca. I bacini montani sono quasi vuoti perché le scarse nevicate hanno impedito che si riempissero come di consueto di preziosa acqua da usare in estate.

A dir la verità le temperature medie stanno aumentando in tutto il mondo ma, a leggere i dati dell’americana Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) è nell’emisfero Boreale, ossia nel nostro, che gli aumenti sono maggiori: la primavera del 2017 è stata la terza più secca dal 1800, ha piovuto la metà rispetto al periodo che va dal 1971 al 2000. E non basta: la temperatura è aumentata di 1,37 °C a terra e di 0,73 °C negli oceani.

Con questi numeri gli esperti riescono ad ipotizzare che nei paesi del Mediterraneo e in quelli tropicali il deserto avanzerà sempre di più, mentre nelle zone normalmente piovose o abbastanza piovose, fenomeni violenti metteranno a rischio il territorio, con fenomeni violenti che faranno grandi danni e impediranno di conservare per la stagione secca la grande quantità di acqua caduta in un tempo troppo breve.

E l’Italia? Siamo nelle primissime posizioni del rischio idrogeologico e della desertificazione. Non facciamo l’errore di pensare che, siccome due terzi del pianeta sono ricoperti d’acqua, non ci sia problema: l’acqua dolce utilizzabile, nel mondo, è appena il 3 per cento del totale!

Ecco allora che diventa indispensabile, per tutti, non sprecare l’acqua. Ovviamente non si tratta di rimanere assetati tutto il giorno, quanto piuttosto di mettere in pratica alcuni piccoli e facili comportamenti che, sommati tra tutti noi, permettono di risparmiare quel bene così prezioso che è l’acqua.

Ecco alcuni esempi per risparmiare acqua senza fare rinunce

  • Chiudete  il rubinetto mentre spazzolate i denti o lavate le mani
  • Controllate  che sui rubinetti di casa siano avvitati gli aeratori, ossia i filtri che permettono di risparmiare acqua. Se ci sono e il getto rimbalza e schizza comunque fuori dal lavabo, è segno che sono incrostati di calcare e vanno sostituiti o puliti: ricorda al papà di farlo.
  • Se lo scarico del water lo consente, quando lo risciacquate dopo aver fatto la pipì, premete il pulsante del mezzo flusso e non del flusso completo.
  • Fate docce più brevi (il che non vuol dire restare sporchi!).
  • Meglio fare la doccia rispetto al bagno: il consumo di acqua calda è di circa 30 litri contro 100.
  • Una lavatrice moderna permette di risparmiare tra gli 11mila e i 34mila litri d’acqua all’anno rispetto a un modello vecchio e poco efficiente.
  • Se usate in modo corretto, le lavastoviglie moderne permettono di lavare la stessa quantità di piatti che si lavano a mano risparmiando un bel po’ d’acqua.
Da oggi in poi, dunque, starete più attenti al consumo di acqua?
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