È inutile negarlo: le abitudini alimentari di una volta non hanno nulla a che vedere con ciò che viene proposto oggi come cibo sulle tavole delle case e dei ristoranti. Basta solo pensare che, agli inizi del novecento, non esistevano veri e propri supermercati, bensì botteghe dove venivano venduti i cibi essenziali: non si poteva certo aggirarsi per il negozio in cerca di piatti già cucinati solo da riscaldare, o di quelle comode merendine di cui viene trasmessa oggi la pubblicità. All’epoca, inoltre, molte famiglie, soprattutto quelle di campagna, disponevano di un orto personale, cui attingere per i propri bisogni alimentari. In collegamento a quest’ultimo concetto, si può quindi dedurre che la qualità del cibo di una volta fosse migliore di quella attuale: meno diffuso, infatti, era l’uso di sostanze chimiche e chi coltivava poteva sapere in che condizioni le piante erano cresciute, mentre ora molte aziende agricole vendono OGM, organismi geneticamente modificati. Oggi la voglia di mangiare sano viene scoraggiata dai costi: se si decide di comperare alimenti di cui si conosce la provenienza e le sostanze con cui sono stati trattati, si rischia di spendere il doppio. Ma probabilmente ne vale la pena, valga a convincerci la testimonianza dell’anziano di 110 anni, quando rivela che uno dei suoi segreti è una sana alimentazione! Bisogna quindi pensarci su, prima di acquistare le ultime novità in fatto di cibo: gli hamburger di carne sintetica, già nel nome, non promettono niente bene.

1 Comment
  1. ricanews 7 anni ago

    Condivido con quanto da te espresso in modo scorrevole e ben strutturato. Un tempo sicuramente si mangiava in modo pi

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