Spesso si sente di persone che inventano o scoprono cibi completamente nuovi, in genere sono notizie false o idee del marketing: qual è il modo migliore per far comprare una farina che nessuno ha mai visto o sentito, se non inventando che i chicchi usati per produrla sono stati ritrovati in una piramide e che, grazie a questa scoperta, è stato ritrovato un grano scomparso sin dalla notte dei tempi? Questo è il kamut, che in realtà è sempre esistito, è solo stato dimenticato. Anche l’espressione “nuova formula” è una trovata del marketing: una persona vede “nuova formula” e pensa subito che sicuramente questo cibo, preparato usando delle tecniche più nuove, sia meglio… ma meglio rispetto a cosa? Se invece la formula fosse la stessa da anni? Nessuno lo verrebbe mai a sapere perchè nessuno conosce la “vecchia formula”, ma se fosse veramente cambiata, vorrebbe dire che la lavorazione precedente era di basso livello. La maggior parte delle volte, le più grandi innovazioni riguardanti il cibo sono solamente nuove idee del marketing. Ovviamente non sempre è così, ogni tanto qualche vera scoperta c’è, altrimenti la pasta per celiaci non esisterebbe, però al momento le uniche invenzioni che interessano alla gente comune non sono la pasta per celiaci o il latte senza latticini per coloro che sono intolleranti, quello che importa davvero sono le innovazioni del marketing. Proprio a proposito di questo, prima di sapere se inventare nuovi cibi è giusto o sbagliato, bisogna capire che cosa si vuole sapere, se la forma o il contenuto. Le innovazioni culinarie sono importantissime, basta pensare che molto tempo fa sono stati inventati cubi come le torte e i biscotti, chi vivrebbe tutta la vita senza nemmeno assaggiarli una volta? Servono a cambiare, il più delle volte in meglio, la vita delle persone, tutti in un modo o nell’altro le sfruttano nella vita di tutti i giorni. Andare continuamente alla ricerca di nuovi alimenti vuol dire andare alla ricerca del cibo ideale, che possa in qualche modo sfamare e piacere a tutti. Infatti il gusto è soggettivo, non tutti gradiscono le stesse cose, non solo per ciò che riguarda la cucina, ogni cosa può piacere o meno quasi in modo casuale, è per questo che bisogna cercare un cibo un po’ utopico: il cibo perfetto.

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