Il cibo è sempre stato un mezzo di sostentamento necessario per la sopravvivenza e per la vita infatti privandoci di esso si hanno problemi e malesseri.
Ultimamente sono stati introdotti in Italia, grazie all’Expo 2015, nuovi cibi: dal Fogu, piatto giapponese a base di pesce palla al vino di serpente vietnamita, dal panino alla zebra e al coccodrillo dello Zimbabwe all’hamburger di alghe marine dell’Olanda e all’olio di palma della Malaysia.
Sempre all’esposizione di Milano sono stati presentati insetti quali grilli, ragni e vermi da poter gustare con vari metodi di cottura.
È giusto creare nuovi cibi?
La cosa migliore è poter mangiare cibo naturale che tutti gradiscono, cibo che è stato ricavato da sostanze vegetali o animali e quindi senza l’aiuto di additivi chimici prodotti in laboratorio.
Molti Paesi esportano gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), che hanno suscitato un dibattito acceso sugli eventuali danni alla salute; uno degli OGM diffusosi negli anni ’90 era il pomodoro a lunga conservazione e di dimensione maggiore oppure il mais resistente ad alcuni virus.
La cucina molecolare ne è un esempio, infatti si occupa della creazione di cibo in laboratorio.
A mio parere se si vogliono creare nuovi cibi devono essere sani e non provocare danni al nostro organismo, ma anche gustosi al palato e piacevoli alla vista.

A parer mio continuare a inventare nuovi cibi