E’ innegabile: siamo una società in continua evoluzione. Ci muoviamo sempre in avanti i tutti i campi, ci rinnoviamo, ci aggiorniamo sulle ultime tendenze, sappiamo quale vestito indossare e quale scartare, quale colore usare e quale no, trattiamo persino l’alimentazione come una moda sopraffina. Siamo gli esperti del caviale e della cruditè.
Ma con gli innumerevoli danni che l’uomo e la sua stoltezza stanno arrecando al fragile equilibrio della natura, si calcola che tra non molti anni, alimenti che siamo soliti vedere sulle nostre tavole, come la carne o il pesce, saranno più costosi e dovranno essere sostituiti da coleotteri, larve, meduse, alghe…
Allarmante, a sentirlo la prima volta. In realtà gli insetti sono ricchi di proteine e minerali, oltre ad essere facilmente reperibili. Anche le meduse preoccupano molto, non hanno certo una bella fama, e invece possono essere trattate esattamente come dei normalissimi frutti di mare, possiedono anch’esse molte proteine e si accerta che da questi invertebrati si potrebbe ricavare un siero anticancerogeno contro il tumore alle mammelle, almeno questo è ciò che sostiene Antonella Leone (Cnr). La nostra bella insalata sarà sostituita dalle alghe, concentrate di 60 proteine (più della carne), vitamine, minerali e acidi grassi, in grado di prevenire la malnutrizione nelle zone più problematiche della terra, essendo facilmente accessibili, e di “fortificare” alimenti comuni di cui ci nutriamo tutti i giorni.
Non dovremmo sorprenderci più di tanto, dato che coleotteri, bruchi, api, vespe, formiche, grilli e cavallette sono già consumati in diverse parti del mondo. L’innovazione alimentare però è arrivata pure qui in Italia, in Trentino, dove il giovane Stefan Klettenhammer ha inventato la barretta a base di larve della farina e insetti. Il ricercatore ventisettenne spiega che entro il 2050 la produzione agricola dovrà quasi raddoppiare, fino a stressare l’ambiente stesso, a causa dell’esplosiva crescita demografica mondiale (che si accerta ammonterà a 9 miliardi). Carne, pesce e verdura aumenteranno il loro prezzo ed è qui che entreranno in gioco gli insetti, animali a sangue freddo che producono molte proteine consumando poca energia e il cui allevamento è possibile in ogni angolo del globo.
Molte ricerche sono dedicate assiduamente anche alla creazione artificiale della carne, a partire dalle cellule staminali di una mucca, o si cerca di andare per “vie traverse”, infatti in Zimbabwe hanno riscosso molto successo carne e hamburger di zebra, struzzo, cinghiale, manzo e cervo rosso e i clienti sembrano molto soddisfatti dei loro “mordi e fuggi” a base di carni di animali impensabili, come il coccodrillo.
Tanto di cappello a pitoni e cavallette, non sembra esserci nulla di negativo in questo possibile cambiamento del nostro regime alimentare. Il problema, invece, sorge comunque: la popolazione occidentale non è ancora preparata all’insolita dieta orientale, tant’è vero che non potremmo mai pensare di sostituire un bel piatto di pasta fumante con un cane cotto a puntino, o con delle nutrienti formiche tostate in padella; inoltre, proprio per un principio di abitudini alimentari, il nostro organismo è sempre avvezzo a ricevere e sintetizzare gli stessi tipi di carboidrati, proteine e grassi, quindi inizialmente rifiuterebbe quelli nuovi e “insoliti”; ma forse, il problema principale, sta proprio in un amor proprio di tradizione culinaria: la dieta mediterranea è conosciuta e amata in tutto il mondo e noi ce la portiamo sempre dietro come un vessillo riconoscitivo, per cui veder morire piano piano uno degli vanti caratterizzanti del nostro stivale, sarebbe senza dubbio una enorme perdita culturale. E tutto, perché il cibo è moda.

Federica Maria Rotulo

1 Comment
  1. hanaa 7 anni ago

    Ciao federotulo dalla redazione I Carbo…Idrati!
    Il titolo attira l’attenzione e devo dire che il tuo articolo mi

Lascia un commento

CONTATTACI

Hai una domanda? inviaci una e-mail e ti risponderemo al più presto.

    Il Quotidiano in Classe è un'idea di Osservatorio Permanente Giovani-Editori © 2012-2023 osservatorionline.it

    Effettua il login

    o    

    Hai dimenticato i tuoi dati?

    Crea Account