La società odierna è in continuo e repentino sviluppo e si sta evolvendo sotto molti aspetti. Uno tra i più curiosi, di cui recentemente si è sentito molto parlare, è quello legato al cibo e alla nostra alimentazione.
Premesso che il cibo è un bisogno primario nella vita dell’uomo e un suo fondamentale diritto, ma che, purtroppo, molte persone soffrono ancora la fame, a causa della mancanza di cibo e della malnutrizione, ritengo sia doveroso che tutti gli sforzi e le energie siano impiegati al fine di permettere a chiunque, nel mondo, di trovare cibo a sufficienza e di avere un’alimentazione sana, prima di parlare di inventare nuovi cibi.
Detto ciò, dal mio punto di vista, penso che l’alimentazione negli ultimi decenni abbia subito un lento, ma costante cambiamento rispetto a quella del secolo scorso. Un cambiamento che è dovuto principalmente alla grave alterazione del rapporto uomo-natura, iniziata negli anni ’50 con l’industrializzazione e la rivoluzione verde che hanno totalmente modificato le modalità di coltivazione e introdotto la tecnologia anche nel settore agricolo.
Quella che è in atto al giorno d’oggi è una vera e propria “rivoluzione alimentare”, che consiste nell’invasione dei cibi del futuro e nella scomparsa via via di tutti i cibi tradizionali, che un tempo erano alla base dell’alimentazione popolare.
Il tipo di alimentazione che si sta diffondendo è uno stile alimentare definibile come una costante ricerca del “nuovo”, dell'”originale”, dell'”esclusivo” e, quindi, una sorta di cibo alla moda.
I cibi che più rappresentano questa tendenza sono gli “ultra-cibi”; si tratta di alimenti ottenuti mediante biotecnologie innovative, per citare alcuni esempi: le bistecche sintetiche, la maionese senza uova, gli hamburger vegetali al sapore di carne.
Sempre più diffusi sono, inoltre, gli “smart food”, gli alimenti detti “intelligenti”, che, secondo recenti studi, prevengono le malattie e l’invecchiamento e portano benefici all’organismo. Non mancano poi i “beveroni”, ovvero quei mix liquidi preconfezionati contenenti proteine e vitamine.
Questi “cibi del futuro” hanno come caratteristiche comuni il fatto di essere nutrienti, pronti all’uso, tolgono il senso della fame e non generano rifiuti.
Di cibi innovativi ne abbiamo asufficienza e non credo proprio sia necessario trovarne degli altri. Sforziamoci, invece, di ridare spazio ai quegli alimenti che, per tradizione, hanno caratterizzato la nostra società. Personalmente credo che, dal punto di vista alimentare, restare fedeli alle proprie tradizioni e non allontanarsi troppo da esse, possa essere una buona cosa, che sicuramente porta anche a dei benefici fisici in termini di salute.
Nuovi cibi, quindi, non servono; disponiamo già di una vasta gamma di alimenti sufficientemente varia a livello di proteine, vitamine e tutto ciò di cui un’alimentazione sana e nutriente necessita.

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