L’ipod e gli altri dispositivi per ascoltare musica mentre si cammina rendono i pedoni o i ciclisti simili a zombie e li mettono a rischio di incidenti.
Non è una sfuriata di qualche di genitore, ma una campagna di qualche associazione, che incolpa gli auricolari dell’aumento degli incidenti mortali proprio tra chi cammina o circola nel traffico.
Emblematico è stato, per esempio, il caso di un ragazzo in scooter che, avendo addosso le cuffiette, non deve aver sentito un’ambulanza in arrivo a tutta velocità ed è stato investito da essa.
Grande risonanza ha avuto anche l’incidente avvenuto recentemente, nei pressi di Modena, di un ragazzo che attraversando i binari è stato centrato da un treno che non aveva sentito arrivare.
Camminando per le strade della mia città, ho avuto modo di notare come molti adolescenti hanno l’abitudine di portare con sé il cellulare con gli auricolari collegati. Essi sono talmente concentrati nell’ascolto da non prestare adeguata attenzione ai veicoli in circolazione, quando camminano sul ciglio della strada, o se devono attraversare le strisce pedonali. Talvolta, se sono di fretta, addirittura urtano i passanti sui marciapiedi, perché sono per loro invisibili.
Anch’io devo confessare di essermi resa colpevole di un simile comportamento. Il fatto è che per noi giovani la musica è come una droga di cui non si può fare a meno. È l’evasione che si cerca, una forma di divertimento a buon mercato, l’isolamento magari da situazioni spiacevoli.
Credo, però, che non ci sia il bisogno di vietarne categoricamente l’uso per i pedoni, ma che un po’ di buon senso possa bastare.

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