È sempre più frequente, mentre si cammina per strada, la moda di indossare gli auricolari; questi possono essere un ottimo mezzo per evitare la noia e isolarsi dal resto, ma spesso, in particolar modo quando la musica è ad alto volume, non ci si potrebbe accorgere dei pericoli che ci circondano e, dunque, si potrebbe incorrere in un brutto incidente. È questo il caso di un quindicenne che, avendo le cuffiette nelle orecchie, non ha sentito arrivare un treno, è stato travolto da quest’ultimo e si trova attualmente in coma. Per evitare incidenti del genere, in Paesi come gli Stati Uniti e la Francia sono state promulgate delle leggi che vietano l’uso degli auricolari non solo per ciclisti, automobilisti e motociclisti, come in Italia, ma anche per i pedoni. Allora ci si chiede se sia il caso di emanare anche nel nostro Paese una legge del genere o se basti semplicemente il buonsenso da parte dei pedoni. Ritengo che non ci sia nessun bisogno di promulgare una legge, perché in questo modo si limiterebbe la libertà di ogni individuo ( e poi, chi mai rispetterebbe una legge in Italia? ), ma credo piuttosto sia necessario che ciascuno faccia uso del proprio buonsenso, per capire qual è la cosa migliore per sé. Ognuno deve essere responsabile delle proprie azioni e capire che alcune cose non vanno fatte non perché c’è una legge che lo proibisce, ma per il semplice motivo che farle potrebbe anche significare lasciarci la vita.

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