“Togliti quegli aggeggi, è pericoloso”; frase che capita di sentirsi dire, almeno qualche volta. Ci è facile dare ascolto a queste raccomandazioni quando andiamo in bici o in moto; ma quando siamo a piedi? Che problema c’è?
Ogni anno molti incidenti per le strade vengono imputati all’uso degli auricolari: ragazzi che vengono investiti, che riportano gravi danni, o anche peggio. Sentita così sembra una cosa molto lontana: non ci tocca direttamente, eppure da quel che si sente dire in giro non è poi così raro.
Quando siamo alla guida di un automezzo, di una moto o anche solo di una bici è giusto non potersi permettere un senso all’erta in meno: non sempre ci rendiamo conto che un nostro anche piccolo errore potrebbe causare danni irreparabili non solo a noi ma anche alle altre persone eventualmente coinvolte nell’incidente. Non è difficile immaginare come questa legge, applicata ai veicoli, abbia un suo perché. Ma veniamo ora ai pedoni: certo, se non fossero praticamente ignari di ciò che li circonda quando attraversano la strada, probabilmente gli incidenti sarebbero ridotti. Ma l’attenzione delle potenziali vittime è veramente così importante, determinante al punto da essere considerata causa assoluta degli sfortunati incidenti? Siamo davvero convinti che, nel malaugurato caso in cui rischiassimo la collisione con un automezzo in corsa, con quel pochissimo tempo guadagnato grazie alle orecchie libere saremmo in grado di evitare l’incidente? Perché alla fine si tratta di qualche secondo, o addirittura istanti: un pedone prudente prima di attraversare osserva attentamente la strada, e continua a guardarsi intorno anche mentre lo fa. Scruta ogni curva, ogni angolo, capisce dal senso di marcia dove guardare, da dove aspettarsi che arrivi un veicolo. Poter sentire un mezzo in avvicinamento se si prendono i giusti accorgimenti non regala che qualche istante in più per rendersi conto di un potenziale pericolo.
Siamo troppo abituati alla possibilità di dare la colpa ad alcune abitudini nostre o degli altri che magari semplicemente ci infastidiscono personalmente che a volte ci dimentichiamo che il più grande pericolo per la nostra salute siamo noi stessi: è il nostro buonsenso, il nostro giudizio ad avere il merito (e, in certi casi, la colpa) di tutto ciò che ci succede. Ma non lo vogliamo ammettere, e continuiamo a trovare pretesti, scuse per illuderci che non sia sempre tutta colpa nostra.

ciao,
complimenti hai scritto un post molto interessante. Ben strutturato, senza errori e con la tua opinione ben espressa. Credo che spesso si vaghi, cos