L’hacker è per definizione un esperto di sistemi informatici e di sicurezza informatica a conoscenza di quelle tecniche che gli consentono di trarre informazioni dai sistemi su cui opera per poi accedervi o modificarli in funzione delle proprie esigenze.
La figura dell’hacker ha trovato molto successo nel mondo moderno, dove il confine tra realtà virtuale ed effettiva sta diventando sempre più sottile. E’ già in atto, o in procinto di scoppiare, tra le nazioni come America e Russia quella che si definisce “Cyber warfare” e i guerrieri sono dei pirati informatici che si fronteggiano da dietro uno schermo a colpi di codici e algoritmi da cui dipendono le sorti del pianeta. Lo scenario che si prospetta non sembra essere molto distante dalle storie di cattivi e supereroi che lottano per il predominio assoluto del mondo. E ora si stanno addestrando giovani in grado di contrastare questa incombente minaccia e di difendere le vittime di tale sistema. L’Italia, quarta in Europa e quarantunesima su scala mondiale, è uno dei paesi più soggetti ad hackeraggio e per tanto uno di quelli che più necessita di una strategia di difesa, individuata nella realizzazione di un corso anti-hacker presso l’Università di Modena. La Cyber Academy nasce con l’obiettivo di formare esperti a cui insegnare le nozioni necessarie per combattere i pirati della rete con le loro stesse armi e renderli capaci di tutelare le informazioni riservate nei computer di privati ed enti pubblici, tra cui banche, aziende e gli stessi governi. Il corso è aperto per ora ad un numero limitato di venti iscritti, ma l’iniziativa è molto accattivante per i giovani interessati nel settore, a cui vengono offerte anche notevoli borse di studio. Per gli appassionati di informatica potrebbe essere dunque l’occasione di trovare nuove opportunità di lavoro considerando che la richiesta di questo genere di lavoratori, anche conosciuti come hacker buoni, sembra essere particolarmente forte. L’unico requisito necessario sono le competenze in campo informatico a livello di rete, sistemi operativi e programmazione software e superati tutti gli esami, dice il professor Michele Colajanni direttore del percorso, il lavoro è garantito.

Chiara Mochi

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