La politica é ormai in un cerchio a continua rotazione, basta pensare a corruzione e vicende legate a storie esterne, ma, due mesi fa, è stato proposto di inserire nella Costituzione il diritto degli animali e la tutela dell’ambiente, un’ottima iniziativa che prevede la sicurezza degli animali e della natura che ci circonda, soffocata dai nostri pessimi atteggiamenti. Molte volte si va incontro a situazioni macabre quotidiane, scene raccapriccianti che vedono uomini, se così possono definirsi, trattare in modo spregevole animali. Ma perchè così tanta cattiveria? Perchè trattare chi, per diritto, dovrebbe avere la nostra stessa libertà? Gli animali sono esseri umani come noi, e come tali hanno il diritto di avere una propria libertà e poter correre spensierati tra l’erba verde in una normale giornata d’estate. Molti ritengono più corretto parlare di “doveri dell’uomo nei confronti dell’animale”, piuttosto che di “diritti degli animali”, opinione più che giusta, poichè è l’individuo a dover prestare “dignità” nei confronti degli animali, i quali non dovrebbero avere paura di svolazzare tra gli alberi freschi di un bosco. Assurdo pensare che si sia fondata una sorta di “industria di allevamento” con lo scopo di sfruttare gli animali come cavie per esperimenti scientifici, o il solo pensiero di ricavare piacere nel torturarli. Ma in che mondo viviamo? Perchè l’umanità è volta negativamente a un abisso senza fine? Non esiste più la pietà, non esiste più la dignità, ma solo i sentimenti di chi vuole prevalere a tutti i costi. Preferirei attribuire l’etimologia della parola “animale” a un individuo spregevole, piuttosto che a un povero essere vivente che di libertà non conosce più il sapore.
