Oggi si sente sempre più parlare della violenza; una sfumatura di essa presente ovunque nel globo è quella sulle donne. Esse fin dall’antichità erano considerate inferiori. Oggi fortunatamente questa idea sta cambiando ma ancora persiste in gran parte del mondo. Comunque siano considerate molte donne subiscono quotidianamente danni, torti dagli uomini.
Si sente spesso parlare di donne e ragazze uccise, sparate, pugnalate dalle persone a cui inizialmente erano affettivamente legate. Perché tutto questo? Perché questa violenza? La risposta è semplice, si tratta di uomini gelosi, che provano rancore, che non approvano la separazione dalla propria donna. Queste donne non vengono sempre uccise, in alcuni casi subiscono violenze verbali o vengono addirittura imbrattate di acido. Questa possibilità oggi è molto diffusa. Basti pensare che in India nel 2015 sono state ricoperte di acido circa 215 tra donne e ragazze. Ma questo non accade solo in posti lontani, bensì anche in Italia. Un esempio è Lucia Annibali, sfregiata dall’acido qualche anno fa dal marito.
La domanda che oggi ci poniamo in molti è: ”Come evitare queste azioni?”. La risposta è molto semplice a parole, ma, per attuarla ci vorrebbe un grande senso di responsabilità da parte di tutti i cittadini. La tutela della vita umana, non solo femminile, dovrebbe rappresentare uno dei pilastri portanti su cui tutti i popoli dovrebbero basarsi. In Italia ciò è ribadito dall’articolo due della nostra Costituzione. Questo, infatti, riconosce e tutelai diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle società di cui fa parte. A formare secondo questo modello i cittadini deve essere la scuola, il cui compito principale non è quello di insegnare le varie materie, bensì è quello di formare cittadini consapevoli e responsabili.

Purtroppo, la risposta alla domanda che ti poni,