E’ incredibile a dirsi, ma nel ventunesimo secolo è ancora radicata in alcuni uomini l’idea che se loro non possono godere della bellezza di una donna, questa non possa essere ammirata e amata da nessun altro; per questo non esitano a cancellare il loro fascino ricorrendo all’acido, quindi sfigurandole, o ancor peggio togliendo loro la vita.
Un esempio di questa concezione è quello che ha subito Dolly, una ragazzina indiana che ha rifiutato le avance di un uomo di ventiquattro anni e per questo è stata sfigurata con dell’acido. Come lei ci sono altre centoventicinque donne indiane nel solo 2015; ma purtroppo non stiamo parlando di episodi avvenuti solo in paesi del cosiddetto “terzo” mondo; anche nella nostra civile Italia si verificano avvenimenti di questo tipo, come quello che è successo Lucia.
Come possiamo mettere fine a questa follia? La prima idea che ci viene spontanea è quella di parlare sempre di più di una cultura di uguaglianza tra l’uomo e la donna. Bisogna, purtroppo, continuare a lottare per promuovere una società in cui la differenza di sesso non sia un indicatore di superiorità o inferiorità, di potere o sottomissione, ma solo l’aspetto esteriore di un essere umano.
In secondo luogo, siccome nell’attuale società prende sempre più piede una concezione egocentrica, bisognerebbe promuovere una cultura del rispetto degli altri.
Tutto ciò non è semplice, ma sicuramente la grande capacità e forza d’animo che hanno dimostrato Lucia, Dolly e tutte le altre donne del Sheroes Café sono una grande testimonianza per tutti. La vera bellezza è quella dell’anima che porta a combattere e a sorridere nonostante tutto.

e donne sono un essere che DIO ci ha dato per amarle e curarle..
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