Negli ultimi anni sempre più numerosi sono i casi di donne sfigurate dall’acido. In Bangladesh,India,Pakistan è diventata quasi una routine:le donne sono lapidate,flagellate,picchiate. Questo perché sono considerate inferiori rispetto all’uomo. La loro condizione si può intuire da queste poche frasi,scritte nel loro Libro Sacro:”Non sai che anche tu sei Eva?Tu hai mangiato l’albero proibito!La condanna di Dio verso il tuo sesso permane ancora oggi. Tu sei la porta del Demonio !A causa tua il Figlio di Dio è dovuto morire!”Dunque qui le donne hanno la sola colpa di essere tali,di appartenere al sesso femminile. La domanda che mi pongo oggi è,la discriminazione e il maltrattamento delle donne accade solo in questi Paesi?Purtroppo no. Infatti non bisogna considerare questo problema come qualcosa di estremamente lontano dalla nostra cultura .In Italia ci sono stati alcuni casi in cui le donne sono state vittima di tale INFERNO.
Ricordiamo ad esempio Lucia Annibali, una ragazza sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato. E’ accaduto cinque mesi fa ,mentre ritornava a casa a Pesaro ,l’uomo incappucciato le ha rovesciato il liquido. Rapidamente la pelle si è corrosa,ora sugli occhi , sulle guancia,poi sulla fronte. La trentaseienne si sentiva “friggere” la pelle in quel momento .Inutile dire che è stato terribilmente doloroso ,un dolore che però permane. L’uomo è stato arrestato per stalking e tentato omicidio. Nessuna accusa però potrà ripagare la donna…NULLA potrà buttare via e cancellare la tragedia. Quel giorno resta indelebile e a ricordarlo sono le numerose cicatrici che porta sul volto. Dopo circa sette interventi si è ripromessa di ricominciare ,partendo dal 2015 ,che è per lei l’anno zero. Anche se è stato difficile l’avvocatessa ha avuto il coraggio di andare avanti,di cambiare pagina e ha ripreso le redini della sua vita .Un coraggio da invidiare ,e a darle la forza è stata la sua famiglia ,che le è rimasta sempre accanto. Vanity Fair ha lanciato una bellissima iniziativa per migliorare le condizioni di vita delle donne vittime di lesioni provocate dall’acido .E allora “Mettiamoci la faccia” e aiutiamo loro a riavere il SORRISO

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