Sono state, nel solo 2015, ben 2246 le richieste di aiuto pervenute alle due sole squadre anti-sette sataniche operanti in Italia. Una cifra ben rilevante, che lascia presagire ulteriori aumenti. Ma cosa si cela dietro il tanto discusso, osteggiato e talvolta apprezzato satanismo, chi sono i suoi misteriosi adepti e quali sono i reali pericoli?
L’uomo è un essere religioso, è innegabile. Dai greci ai romani, dagli arabi ai normanni, dai cinesi ad oggi, gli uomini di ogni tempo hanno avvertito la necessità di conoscere la propria dimensione spirituale, di entrare in contatto con un dio eterno e perfetto in grado di rendere razionale l’irrazionalità dell’esistenza. In grado di dare un senso alla morte ed al dolore, le forze più misteriose e potenti. Dio ha assunto così la forma dei fulmini di Zeus e dell’imperturbabile Buddha, dello stilizzato Ra egizio e del benevolo Padre cristiano. All’innegabile religiosità dell’uomo si affianca però l’attrazione per il deviante, per il diverso, per l’oscuro, per le pratiche sacrileghe.
Nasce così il satanismo, il culto del demonio e delle potenze infernali, che si articola in diversi rituali volti a “dissacrare” il sacro, opponendosi ideologicamente al cristianesimo, come nella mitologia Lucifero si oppose a Dio, prima di essere scagliato nel suo oscuro reame. Il fenomeno delle sette religiose, anche di stampo satanico, non incontra divieti nelle norme dello Stato Italiano (la nostra Costituzione sancisce infatti la piena libertà di culto, purché “non si tratti di riti contrari al buon costume”), tuttavia particolari comportamenti e rituali possono costituire reati. I cultori del demonio (sui quali vige una precisa classificazione), infatti, sono spesso stati denunciati, negli ultimi anni, a causa delle loro pratiche non ortodosse nei riti e nell’affiliazione dei nuovi componenti. Si parla, in modo più o meno veritiero, di manipolazione delle coscienze, lavaggio del cervello, reclusione, sfruttamento sessuale e materiale, mutilazioni, culti mefistofelici, messe nere, persino omicidi. La presenza delle cosiddette sette, in Italia, è evidente soprattutto nel Settentrione (dove si riscontra un’incidenza del 42%), mentre sono meno diffuse ma ugualmente presenti in modo non indifferente nel Centro e nel Sud Italia. A rivolgersi al culto del principe del caos, venendo inglobati da rituali e sacrilegi, sono giovani, adolescenti ed adulti, ma sono soprattutto le donne a subire il fascino della devianza, che si rivolgono alle sette spesso a cause di una profonda crisi morale e religiosa, oltre che economica e sociale, nella vana speranza di poter risollevare le sorti della propria esistenza rivolgendosi ad una nuova entità spirituale.
Il fenomeno, nelle sue evidenti accezioni macabre, non è tuttavia esente da misticismi, suggestioni e generalizzazioni. Il termine “satana”, prima ancora che venga pronunciato, evoca immagini cruente e dolorose, ed è ormai proprio della comune mentalità associare l’occultismo a particolari atteggiamenti ed “estremi” generi musicali, generalizzando e semplificando un tema che è in realtà ben più vario e complesso.
Al di là di misticismo e suggestioni, è evidente come il fenomeno delle sette sia in indiscriminato aumento e come esso sia contornato da un’aura di superstizione e mistero, che spesso attrae le giovani generazioni verso terribili spirali senza ritorno. Si parla, è vero, delle sette e del satanismo, ma con molta disinformazione e superstizione di quella che è una realtà complessa e poco conosciuta. È sicuramente necessaria una più vasta e fondata informazione a proposito, ed è soprattutto fondamentale l’apporto dello Stato e delle forze di cui competenza affinché ci si adoperi per arginare il preoccupante fenomeno, soprattutto attraverso il controllo dei social network e delle reti informatiche: è infatti attraverso il web che le sette moltiplicano i propri adepti. In Italia non esiste, purtroppo, una definizione giuridica di “crimine satanico”, al contrario di quanto avviene nei Paesi anglosassoni e sarebbe forse determinante l’introduzione di una tale norma per debellare determinati preoccupanti fenomeni. Abbiamo bisogno di un dio, è vero, purché la sua presenza non soggioghi il nostro essere umani.

1 Comment
  1. mikyreporter 7 anni ago

    Le sette sataniche sono pericolose perch

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