Il mondo cambia. Le persone cambiano. Le critiche restano. E’ sempre stato così, da quando l’uomo ha iniziato ad associarsi. Differenti vedute, idee, opinioni hanno portato ad un’evoluzione della società umana fino al livello attuale. Eppure, nello spazio democratico italiano, pare che sia stata riposta l’ascia di guerra, forse semplicemente espressione dei propri pensieri. Questi appaiono indiscutibilmente esaminati, ogni volta che si presentino pubblici, da una quantità incredibile di persone. C’è chi lucra sui nostri sentimenti, chi semplicemente si dissocia, chi invece in base a questi agisce di conseguenza. Da questo continuo studio maniacale è scaturito un atteggiamento di disinteresse, tra i giovani, nei confronti delle più importanti istituzioni della nostra società. Seguendo le opinioni comuni molti tendono a rinchiudere il proprio io, la propria personalità e il proprio pensiero in se stessi, divenendo così indifferenti di fronte ai mutamenti del mondo circostante. E’ in voga sempre più l’assuefazione alla mediocrità. Non si combatte, ci si accontenta. Il pericolo derivante da un giudizio contrario al regime dell’apparenza, demolitrice delle diversità, è troppo elevato per essere corso. Così la critica (quella vera, tesa al miglioramento della condizione attuale e non alla mera denigrazione delle idee altrui) scompare, insieme alla personalità di ogni individuo. Ma la rabbia no, non svanisce, anzi si accresce esponenzialmente, insieme al sentimento di ingiustizia, fino ad un limite. Raggiunta quella soglia la ragione urla basta. Come i terremoti, più potenti quando la forza accumulata prorompe in un unico momento, così la peculiarità di un uomo, unico e incredibilmente diverso da tutti gli altri suoi simili, esplode in un mix di emozioni indescrivibile, generalmente dolorose e spesso distruttive. Perciò si risparmino i pregiudizi e gli insulti, si dia spazio alla critica. La Terra sarà più salda.

Articoli come questi andrebbero solamente omaggiati, i miei più sinceri complimenti. Vorrei anche esprimere una mia opinione: molto spesso quando un adolescente non si confida con altre persone, non esterna è perché molto spesso non nutre fiducia nei loro confronti e preferisce non essere deluso.