Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte, più delle
malattie e più delle altre tragedie di diversa natura messe insieme.
Velocità, mancanza di distanza di sicurezza, di cinture, uso
inappropriato del telefonino, alto tasso alcolemico sono i principali
fattori di queste stragi. La notte del sabato sera è sicuramente
l’intervallo temporale in cui più di frequente succedono gli
incidenti.
Molte sono state le misure approntate in questi ultimi anni per
contenere il fenomeno, ma i dati non sono di certo incoraggianti.
Forse perché i problemi fondamentali e le cause sono sempre da
ricercare al livello psicologico, sociale e culturale.
La nostra cultura è concentrata di più sugli oggetti che sulle
persone, di conseguenza più l’automobile è potente e veloce, più si
pensa di avere successo; si è sempre più soli perché la comunicazione
viene affidata ai telefonini e ai social e ci si rifugia spesso
nell’alcol e nell’uso di “strane” sostanze.
Impossibile trovare una ricetta infallibile, ma si potrebbe chiudere
prima i locali, molto prima, non somministrare bevande alcoliche
almeno fino ai venticinque anni e ritornare a trascorrere le serate in
modo conviviale, perché no nelle proprie abitazioni. Inoltre una
corretta educazione stradale inserita come materia di studio sin dalla
scuola secondaria, potrebbe essere non un vano tentativo.
Prudenza, responsabilità, coraggio potrebbero fare la differenza.