A chi non è mai successo di aprire un qualsiasi sito web e accettare le cosiddette leggi sui cookies? I “cookies” sono file di testo in cui sono scritte informazioni riguardo il sito visitato ed il computer usato per navigare. Perciò ogni volta che entriamo in un sito qualsiasi rimangono tracce di tutto ciò che per noi sono dati sensibili e che vogliamo proteggere. A chi, quindi, non è mai capitato di trovare delle pubblicità attinenti a ciò che si era cercato poco prima? Siamo costantemente sotto controllo non solo da Google o dalle grandi piattaforme web, ma in ogni piccola ricerca che facciamo. Ma di queste cose la maggior parte delle volte non sentiamo parlare, perché considerati poco importanti e poco rischiosi. Sentiamo parlare principalmente di geolocalizzazione e di salvataggio dei nostri posti preferiti o dei posti in cui siamo passati.
E se questo in realtà fosse un bene? Tutti i servizi che le piattaforme ci mettono a disposizione sono regolati da queste informazioni,a partire dallo stesso google maps che ci permette di viaggiare conoscendo qualsiasi strada ed ogni sua singola informazione dal traffico, agli autovelox e ai lavori stradali.
Oppure il grande colosso Apple che permette attraverso un’applicazione pre impostata nel telefono di poter ritrovare il proprio cellulare in caso di smarrimento o di furto. Oppure le grandi piattaforme dei social network che attraverso la geocalizzazione ci danno informazioni sulle persone che si trovano vicino a noi o sui posti da visitare.
Al giorno d’oggi siamo abituati a trovare spie da ogni parte, ma alcune di queste possono esserci d’aiuto nei nostri gesti quotidiani.