Ogni giorno tocchiamo in media 2167 volte il telefono questo piccolo oggetto sta sempre invadendo di più la nostra vita; secondo uno studio esso per la maggior parte delle persone è l’ultima cosa che viene usata prima di andare a dormire e la prima che viene toccata al risveglio.
I benefici derivati dall’uso del cellulare sono molteplici, attraverso applicazioni di ogni tipo e grazie al motore di ricerca siamo in grado di fare praticamente qualsiasi cosa, infatti grazie ad esso non esistono più confini; ci si può mettere in contatto con il mondo intero, ci si può chiarire ogni dubbio di qualsiasi natura scientifica, culturale e artistica e molto altro.
Ma purtroppo non ci sono solo vantaggi, ogni volta che andiamo da qualche parte o compriamo qualcosa o stiamo con qualcuno diamo un dato al telefono, che dopo averlo lavorato lo passa a coloro i quali lo potrebbero usare ad esempio per fini pubblicitari violando la nostra privacy.
Che cos’è la privacy?
Il termine privacy viene tradotto in italiano con riservatezza o privatezza indica – nel lessico giuridico-legale – il diritto alla riservatezza della vita privata di una persona. La violazione di essa è un reato come ci dice l’articolo 15 della Costituzione Italiana “La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria [cfr. art. 111 c. 1] con le garanzie stabilite dalla legge.”
Sembra però che i grandi colossi del web riescano a raggirare il sistema, certo non mancano però i casi nei quali vengono “beccati”, ad esempio Tik Tok ha ricevuto una multa di 5,7 milioni di dollari per aver raccolto i dati personali di minori di tredici anni senza il consenso dei genitori.
I dati personali sono quindi il nuovo oro di un business che, secondo la Commissione europea, avrà quest’anno un giro di affari di 106 miliardi, inoltre negli Stati Uniti hanno calcolato che di telefono a disposizione del telemarketing e in generale di chi vende beni e servizi varrebbe circa 10 centesimi.
C’è da stare sempre in allerta quando navighiamo perché il “mare” del web è pieno di pericoli.