L’emergenza coronavirus che si sta facendo di istante in istante sempre più grave sta cambiando le nostre abitudini quotidiane e prima ha modificato la modalità e logica di divulgazione delle notizie.
Il telegiornale dedica le notizie di apertura e buona parte dei servizi agli aggiornamenti sulla diffusione del virus COVID-19 e alle misure di contenimento che si stanno attuando in Italia e nel resto del mondo.
I quotidiani hanno una sezione online dedicata al coronavirus e, per chi è abbonato, vengono inviati tre aggiornamenti giornalieri sull’evolversi della situazione.
Mai come oggi siamo informati, ma molte fonti stanno diffondendo notizie allarmanti in maniera così forte che si rischia di gettare nel panico la popolazione.
Essere informati è un nostro diritto e nostro dovere è di comportarci con senso civico e rispetto verso noi stessi e gli altri; vanno rispettati i divieti che ci sono stati imposti per poter superare l’emergenza. L’eccessivo allarmismo che supera il buon senso nella divulgazione delle informazioni fa diventare la notizia spazzatura. Come possiamo capire quali notizie siano reali e quali delle fake se tutti continuano a parlare, a scrivere a fare audio messaggi… L’effetto psicosi è facile da raggiungere. Supermercati presi d’assalto e treni carichi di viaggiatori diretti al paesello per infettare amici e parenti lontani.
Vista la diffusione capillare del coronavirus e la dichiarazione di pandemia che ha fatto l’OMS (organismo mondiale della sanità), verosimilmente una maggiore responsabilità del singolo nei confronti della comunità paese e mondo, significherebbe non diffondere le notizie in maniera sensazionalistica e allarmante.
