La situazione attuale è drammatica, e coinvolge tutti, che lo vogliamo o meno, è una questione di priorità assoluta per governi, giornali e individui stessi, dunque è giusto affrontarla sotto tutti i punti di vista possibili. Gli interrogativi sono ancora molti, ma le domande più frequenti sono quelle che riguardano tanto la scuola quanto l’estate che è ormai alle porte: cosa dobbiamo aspettarci da tutto ciò? Per quanto riguarda le scuole, posso dire ben poco, in quanto tutte quelle che faremo in questa e nelle prossime settimane sono ancora soltanto ipotesi, di certo non vi è ancora nulla. Ritengo tuttavia, dal mio umile punto di vista, che le difficoltà saranno tante, e anche se, nella migliore delle ipotesi, torneremo a scuola a settembre, le problematiche che ogni scuola dovrà affrontare saranno infinite, per non parlare di tutte quelle strutture in Italia che mancano di organizzazione e sicurezza, e la cui efficienza andava messa in discussione ancora prima dell’epidemia; basti pensare a quante classi pollaio dovranno essere necessariamente smistate. L’estate che ci attende resta ancora un grande punto interrogativo, col suo inizio riprenderanno anche le attività, ma quest’ultime soffriranno molto delle limitazioni, prime fra esse i ristoranti e i locali in generale, che dovranno mettere in primo piano l’asporto e la consegna a domicilio, per ottimizzare i servizi e riavviare il sistema lavorativo dello stato. Risentiranno molto anche discoteche e locali di ritrovo, continuamente affollati 24/7 durante l’estate. L’ipotesi per ora più gettonata riguardo l’organizzazione dei lidi è quella di ridurre il numero di ombrelloni drasticamente, soprattutto ove l’eccesso era percettibile anche prima, e separarli con strutture in plexiglass, per favorire un controllo della spiaggia e diminuire i contatti. Insomma, qualunque sarà la realtà che il futuro ci prospetta, una cosa è certa, le attività e le strutture dovranno cambiare la propria mentalità, e con esse tutti noi, ogni individuo deve prendere consapevolezza della gravità della situazione e partecipare nel suo piccolo in questa grande lotta, onde evitare che la situazione possa peggiorare ulteriormente e sconvolgere completamente il sistema a lungo termine.

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