La discriminazione di genere esiste ed è molto radicata in Italia, in Europa e nella comunità internazionale. La situazione ha una portata diversa a seconda del luogo di provenienza, per esempio nell’Unione Europea si sostiene la piena parità tra uomini e donne a differenza di alcuni Paesi, soprattutto quelli del continente asiatico ed africano, nei quali la condizione della donna è ancora oggi molto problematica. In questi luoghi i diritti negati alle donne sono numerosissimi: si va dal diritto all’istruzione al diritto di scegliere l’uomo con cui costruire una famiglia, basti pensare al fenomeno dei matrimoni combinati o delle spose bambine. Alle donne viene anche negato il diritto a disporre della propria sessualità: spesso, figlie e sorelle vengono utilizzate come “merce di scambio” e offerte in vendita sulle strade. Per progredire è necessario che venga eliminata questa visione medievale della donna, ancora presente per esempio in Cina e in India, perché è assolutamente impensabile continuare a pretendere che alla base di tali comportamenti ci siano motivazioni in alcun modo giustificabili.
