La nuova generazione, e non solo, dipende dagli smartphone, utilizzati sia per diletto che per lavoro. Nell’arco della giornata un giovane adopera il telefono mediamente 4/5 ore, ma alcuni arrivano anche a stare davanti allo schermo 10 ore. Sono cifre spaventose, che allarmano per le conseguenze in particolare sugli utenti più giovani.  
Ciò considerato, la notizia che l’UE e il mondo appoggiano l’adozione di un caricabatterie unico, che vada bene per qualsiasi dispositivo, non dovrebbe entusiasmarci troppo: è vero che oggi i dispositivi Apple e alcune marche di nicchia hanno un cavo differente rispetto a quello di altre case produttrici, con evidenti disagi per il consumatore, ma rendergli la vita più facile finirebbe per incentivare la dipendenza da smartphone! Soggetto ad un uso molto più duraturo di quello per cui sarebbe progettato, il cellulare va ricaricato sempre più frequentemente e gli accessori necessari diventano di fondamentale importanza: basta una presa di corrente e lo smartphone è pronto per
ricominciare il suo ciclo di utilizzo. Meglio se non si dovrà portare un cavo diverso per il computer e per il cellulare, per la gioia dell’utente un unico caricabatterie per tutti i propri dispositivi sarebbe il benvenuto…. Apple permettendo, per nulla contenta di questa nuova iniziativa, poiché sarebbe costretta ad adattarsi all’utilizzo del cavo Usb. 
Se è vero che già nella prima parte del 2022, a brevissimo, il nuovo cavo sarà disponibile, chi ci salverà dalla connessione non stop?

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