Il naufragio avvenuto di fronte alle coste Calabresi di Cutro è la dimostrazione di quanto il mare sia imprevedibile e crudele, diventando cimitero per milioni di profughi che tentano la traversata. Questa tragedia ha provocato circa 79 morti, persone innocenti che desideravano trovare un posto migliore in cui avere una nuova vita. Le vite perse, non solo in questa grande tragedia ma anche in tutte quelle precedenti, sono di persone, tra cui tantissimi bambini, che erano alla ricerca di una nuova vita e utilizzare la parola “incidente” è un’offesa alla memoria di quella povera gente. Addirittura, in questo caso, si ha il dubbio che a contribuire alla tragedia ci siano state delle operazioni di salvataggio sbagliate e si è affermato che se alle operazioni di approdo avessero partecipato uomini esperti oggi non si parlerebbe di “Tragedia di Cutro”. Una semplice giustificazione non basta, è necessario trovare delle soluzioni affinché queste tragedie non avvengano più, non possiamo più permettere che altre persone muoiano nel tentativo di cambiare vita. La tragedia di Cutro non può e non deve lasciarci indifferenti.
