Recentemente nella cittá di Cutro, in Calabria, é avvenuto l’ennesimo nubifragio. Nella notte tra il 18 e il 19 Agosto un barcone pieno di migranti si é capovolto nei pressi della costa, causando la morte di diversi individui.
Tragedie simili avvengono fin troppo frequentemente facendo diventare il nostro mare e le nostre coste un vero e proprio cimitero, costellato da moltissime persone piene di ambizioni e sogni, che in un attimo si sono dispersi nel vuoto. Questo ci dimostra come il nostro stato non abbia mai adottato degli accorgimenti sufficenti per evitare scenari simili. Spesso alcune persone provano odio verso i migranti senza riflettere sul fatto che queste persone provengono da una realtà completamente diversa dalla nostra, in cui vige la guerra, lo sfruttamento e in particolare la paura. Provare odio o rabbia nei loro confronti ci rende solo meno umani, visto che loro non hanno avuto scelta per fuggire dall’incubo. Partono continuamente bambini che si ritrovano trasportati dalla tremenda forza del mare, senza avere nemmeno la certezza di arrivare alla meta sperata e riacquistare quella vita che gli é stata sottratta dallo sfruttamento e dalla guerra. Sono sempre cresciuti in un ambiente soffocante in cui non vali nulla, e se sparisci o muori nessuno se ne preoccuperà, di conseguenza la possibilità di trovare la luce alla fine del tunnel alimenta la speranza di queste persone. Ogni volta che si leggono articoli simili viene una stretta al cuore, ma l’uomo non smetterà mai di essere egoista e continuerà a sfruttare i deboli.
Arriverà mai quel momento in cui potranno essere liberi?
