Pochi giorni fa, nella nostra regione, è avvenuta una terribile tragedia,180 migranti vittime di un nubifragio, durante la loro fuga dal loro paese, mentre cercavano rifugio in Italia. Di questi, 65 sono morti accertati, i restanti sono dispersi o feriti. Tra le vittime della tragedia vi sono anche due gemelli di pochi anni e un bambino di alcuni mesi. Altre 80 persone sono state salvate e 21 di queste sono state portate in ospedale.
I migranti provenivano da Iraq, Iran, Afghanistan, Siria e probabilmente c’erano anche pachistani, turchi e somali. L’incidente ha sollevato molte preoccupazioni riguardanti la questione dei migranti e dei rifugiati in Italia, infatti si sta lavorando per trovare soluzioni per affrontare il flusso di emigranti evitando episodi del genere.
Una simile tragedia era infatti prevedibile e sarebbe stata evitabile se solo la normativa nazionale ed internazionale in tema di soccorsi in mare fosse stata puntualmente applicata da parte delle autorità italiane a ciò preposte.
La Squadra Mobile della Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri di Crotone ed i finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone hanno provveduto a individuare tre presunti trafficanti di uomini che avrebbero portato l’imbarcazione dalla Turchia in Italia, nonostante le pessime condizioni del mare, approdando sulle coste calabresi e provocando il terribile naufragio. Il barcone sarebbe stato avvistato nella notte tra sabato e domenica, a 40 miglia dalle coste crotonesi e immediatamente sono scattate le operazioni per intercettarlo. Luciano, un pescatore, ha raccontato di essere arrivato a notte fonda dopo la telefonata di un amico che lo avvertiva del fatto che ci fosse una barca con a bordo i migranti e che si stava disintegrando. Appena corso in spiaggia si è trovato davanti ad una vera è propria tragedia, la spiaggia era sommersa da cadaveri.
Purtroppo, l’Italia non ha avuto una buona guida in grado di accompagnare il passaggio da Paese di emigrati a Paese di immigrazione.

Bellissimo articolo, davvero molto bravo!
Articolo molto interessante.