L’informatica è la scienza che studia lo scambio di informazioni, per mezzo sistemi automatizzati. Inoltre è stata anche il motore di una completa rivoluzione del nostro stile di vita. Pone le sue radici nel mezzo della seconda guerra mondiale (anni ’40) con molteplici sistemi di decrittazione di messaggi nemici (chiaramente ognuno per i suoi, di nemici), anche se la logica dietro di essa è il prodotto di una lunga storia di pensatori matematici.
Al giorno d’oggi, i computer e gli smartphone rappresentano una componente importante della nostra quotidianità, sia nello svago che nel lavoro. E, come sempre, la richiesta viene soddisfatta da un’offerta, che crea opportunità lavorative. Infatti l’informatica (o IT, Information Technology come la chiamano gli amici anglofoni) è un terreno molto fertile in quanto fa parte di un mercato giovane e in continua crescita. Se questo già non bastasse, i fatturati annuali di aziende come Google, Microsoft o Apple indicano chiaramente che questo campo è chiaramente fruttuoso, ma anche aperto, come dimosrtano le numerose startup che propongono prodotti legati a questa materia.
Il sempre maggior impiego, poi, di strumenti informatici nella maggior parte delle aziende comporta anche la necessità di personale adatto a lavorarci sopra e a mantenerli operativi ed efficienti. Senza parlare (purtroppo) degli attacchi informatici che prendono di mira queste attività commerciali, rendendo necessario avere un ottimo sistema di sicurezza per tutelare i propri archivi digitali.
I giovani sono quindi attratti da questa offerta, facendo impennare il numero delle iscrizioni a facoltà come Ingegneria Informatica, visto che il mercato del lavoro è decisamente orientato in quella direzione e la richiesta sale senza sosta.
Tuttavia, non possiamo considerarlo tutto rosa e fiori. Infatti, a patto di non esserne appassionati, non ci si dovrebbe incanalare in questo tipo di studi senza prima pensare alle conseguenza. Come ci insegnano innumerevoli esempi storici, come i conquistadores del “nuovo mondo” nel 1500, tutte le corse all’oro finiscono male quando si vuole dividere la torta in troppe parti.
In definitiva sì, l’informatica è il futuro di noi giovani, ma non per questo dovremmo perdere la testa. Il mondo è vasto e non penso che dovremmo saturare in maniera eccessiva un mercato solo perché siamo abbagliati dal successo dei grandi colossi (anche se per ora, siamo “salvi”).

Commenti
  1. martinamaida 7 anni ago

    Innanzitutto bel lavoro, l’articolo

  2. lucchinimart 7 anni ago

    Ciao kassa!
    Penso che tu abbia scritto un articolo meraviglioso, hai centrato il punto del tema e sei stato capace di esporlo al meglio. Condivido in pieno il tuo parere riguardo il fatto che l

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