Mancano poche settimane per la fine della scuola, un momento che tutti gli studenti stanno aspettando da settembre. Sarà perché sta per iniziare l’estate oppure perché abbiamo tutto il tempo che vogliamo libero, fatto sta che un motivo deve esserci se tutti gli studenti non aspettano altro che l’arrivo di Giugno oppure, durante l’anno scolastico, se ogni festività è motivo di gioia perché si saltano alcuni giorni di scuola. La risposta a questo dubbio è sicuramente da trovare all’interno del problema, la scuola. Durante l’anno scolastico, infatti, passiamo la maggior parte dei pomeriggi sopra i libri, studiando per 3-4 interrogazioni al giorno. Per i professori sembra tutto ciò una cosa normalissima, ma a volte non si rendono conto del carico che abbiamo. Capisco che tutti ci sono passati in questa fase, ma non per questo dobbiamo rendere la scuola impossibile ad ogni generazione. La scuola è stressante, non solo per lo studio, ma per una serie di motivi. Innanzitutto le lezioni non sono più stimolanti, le normali spiegazioni o le esercitazioni alla lavagna sono noiose e non aiutano. Non si è ancora capito che il mondo sta cambiando e noi ragazzi viviamo in un mondo completamente diverso da quello nel quale studiavano i nostri professori o i nostri genitori. Come ogni cosa anche il modo di insegnare deve modernizzarsi e riportare interesse allo studente durante le lezioni. Altro punto critico, allineato con il carico di studio, è che la maggior parte delle verifiche vengono fatte nelle ultime settimane prima della fine del quadrimestre, quando gli studenti sono più stanchi e studiare diventa davvero una missione impossibile. Servirebbe spiegare ai professori che si potrebbero distribuire tranquillamente durante 4 mesi, senza arrivare alla fine della scuola con la paura di non avere abbastanza voti. Questa corsa sfavorisce molto chi ha delle difficoltà e che ha bisogno di un aiuto per comprendere meglio gli argomenti. Questa “categoria” di studenti viene sempre ignorata, poiché la maggior parte degli insegnanti si preoccupano solo di mantenere il bel voto ai ragazzi bravi e che capiscono tutto subito. Un bravo professore è colui che si preoccupa che tutta la classe vada bene, rallentando la spiegazione nel caso in cui qualcuno rimanga indietro. Se ciò non accade lo studente che rimane indietro è costretto a capire gli argomenti da solo mentre studia a casa facendo il doppio del lavoro che gli spetterebbe, stressandosi inevitabilmente. Purtroppo cambiare la situazione, ora come ora, sembra impossibile, ma speriamo che prima o poi si riesca ad essere felice anche tra i banchi, imparando divertendosi.
Leonardo Vitali

Ciao, Vitolo!
Hai scritto un ottimo elaborato, con il quale mi trovo tra l’altro pienamente d’accordo. Sicuramente bisognerebbe modificare le modalit