La pressione della scuola in questi ultimi anni sta aumentando, sia per le grandi aspettative che ormai vengono richieste al di fuori del contesto scolastico, sia per poter essere fieri di ciò che si è fatto.
La colpa cade subito sui professori e sulla scuola stessa, i quali vengono giudicati severi e troppo pretenziosi. Ovviamente esistono scuole e professori più esigenti, però questa pressione di cui gli studenti si lamentano non è solo colpa loro.
Infatti la scuola cerca di aiutare i ragazzi ad avere un futuro, una carriera che li possa portare in alto. Per fare ciò però c’è bisogno di un’ottima conoscenza di tutte le materie, perchè questo è quello che viene richiesto per poter essere presi.
I professori per cercare di smentire quello che viene detto di loro, potrebbero organizzare delle lezioni più moderne, cioè più interattive, che possano coinvolgere lo studente attivamente e non solo passivamente. Si potrebbero fare lezioni in cui i ragazzi possono esprimere il loro punto di vista, provare a farsi capire attraverso un testo, un disegno o una canzone. Il progetto del quotidiano in classe è un’ottima soluzione per portare avanti il concetto che non esistono solo libri e spiegazioni, ma che la scuola è anche qualcos’altro. Attraverso gli articoli che si sono fatti nell’arco di quest’anno i ragazzi hanno potuto esprimere il loro punto di vista e sono anche venuti a conoscenza di molti fatti accaduti avvenuti nel mondo, di cui molto probabilmente non si sarebbero mai interessati.
Andando avanti, i progressi in quest’ambito si vedranno, bisogna solo mantenere la calma e non attaccare subito. C’è bisogno che gli studenti facciano il loro dovere senza trovare subito problemi che irritano soltanto. Perchè se i professori vedono che i ragazzi si impegnano è più facile che li vengano incontro e che si trovino dei compromessi per rendere le lezioni meno pesanti. Una bella prospettiva, non credete?

Ciao, molliska!
Concordo pienamente con quanto hai scritto, anche gli insegnanti, per contribuire ad abbassare la pressione scolastica, potrebbero organizzare delle lezioni pi