Che cos’è la scuola? Mai come oggi si chiede a questa istituzione di essere segno e strumento educativo: c’è bisogno di una società formata, seria e matura. Forse, si è ancora lontani da questa consapevolezza. Sembra che nelle nostre aule si miri a svolgere, in qualche modo, il programma ministeriale, dimenticando di chi si ha di fronte: ragazzi di ogni genere, seri e volonterosi, ma anche farfalloni, immaturi e superficiali. Si dice ironicamente che l’alunno non rende perché é stressato. Ma per che cosa? Molti sono i problemi che coinvolgono l’adolescente in piena fase di crescita, tra spirito di ribellione e presunzione di sapere, in un marasma che certo influisce sull’andamento scolastico. Per superare questa situazione é necessario che gli insegnanti coinvolgano lo studente con il loro sapere e lo appassionino, cercando comunque di rispettarne le idee, anche se non sempre sono condivise. Il segreto è creare quel rapporto che diventa dialogo sincero. I ragazzi richiedono dei docenti che si mettano in gioco e non persone neutrali, fredde, che non fanno del loro lavoro una missione educativa finalizzata a formare alla vita donne e uomini del domani. Come è bello quando alcuni adulti, pensando ai loro anni di scuola, ne provano una certa nostalgia! Certo avevano trovato interlocutori capaci di comprendere le loro necessità: l’impegno scolastico non è altro che una parte, sì importante ma che necessita anche di tempo, dedicato ad altre attività, quali sport, svago, hobby.. in una produttiva coesistenza tra impegno, dovere e libertá di azione.

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