La scuola, per ogni giovane, è sicuramente fonte di stress non solo per la pressione creata da varie verifiche e interrogazioni, ma anche per i compiti a casa e l’orario di ingresso o per coloro che ogni settimana devono andare a scuola dal lunedì al sabato poiché essa toglie giorni che i ragazzi vorrebbero usare ad esempio per praticare uno sport; in questa categoria c’è soprattutto chi fa sport a livello agonistico che molte volte è costretto a saltare delle lezioni per poter partecipare alle gare.
Una possibile soluzione per il problema dell’orario potrebbe essere quella di far iniziare le lezioni alle 9 compensando con un pomeriggio di rientro a settimana, perché, come dimostrano dei recenti studi, durante l’adolescenza i ragazzi seguono uno stile di vita che è in netto contrasto con gli orari scolastici.
Per quanto riguarda verifiche e interrogazioni, credo che i professori dovrebbero cercare di andare incontro ai loro alunni cercando sempre di non fare verifiche a sorpresa e rendendosi disponibili ad interrogare gli alunni insufficienti per aiutarli ad arrivare alla sufficienza e, in casi particolari, spostare le verifiche che causerebbero un eccessivo carico per gli alunni soprattutto nel periodo dell’anno in cui si concentrano erroneamente molti dei compiti in classe. Un’altra cosa che il governo dovrebbe fare è lasciare libero il sabato e dividere quelle ore nei cinque giorni restanti. In questo modo si darebbe un maggiore impulso alle attività con la famiglia e gli alunni avrebbero un giorno di riposo in più. Personalmente credo che la scuola, che è una parte essenziale della vita di ogni ragazzo, possa diventare facilmente meno stressante con pochi piccoli cambiamenti come questi. Devo anche ammettere però che la maggior parte dei miei professori cercano di seguire questi passaggi permettendoci anche di andare volontari all’ultima interrogazione dell’anno per recuperare i brutti voti.
