La scuola, inventata molti anni fa, è oggi un’abitudine per tutti noi. La scuola nella società odierna è banalità, quotidianità, ma è davvero così banale poter andare a scuola? Forse spesso sottovalutiamo molti aspetti della scuola e non ci rendiamo conto che, a differenza di molti altri, siamo fortunati a poterla frequentare.
Già da piccoli si è obbligati ad imparare le basi dell’italiano, della matematica, ma anche di altre materie che sono ritenute fondamentali. Però è risaputo che ciò che è abitudine dopo un certo periodo di tempo ci annoia, si ha voglia di provare qualcosa di diverso, la scuola credo non faccia eccezione. È raro trovare qualcuno a cui piaccia andare a scuola, trovare qualcuno che preferisce studiare invece di uscire al pomeriggio.
La scuola diventata negli anni uno stress, un problema che non si affronta facilmente, è qualcosa su cui si deve riflettere molto. Penso che a volte capiti anche ai migliori, a chi ammette di preferire la scuola agli amici. È come se fossimo schiavi della scuola, metaforicamente, ogni giorno dobbiamo preoccuparci di che cosa abbiamo il giorno dopo e dovendo annullare molti impegni per studiare o dover fare i compiti. Credo che la scuola diventi stressante specialmente alle superiori, in cui la vita di un adolescente si riduce a: scuola al mattino, fare i compiti e studiare al pomeriggio e, se rimane tempo, uscire o svolgere attività fisica.
In molti probabilmente non capiscono le difficoltà che un’adolescente deve affrontare ogni giorno, oltre la scuola. Penso che i professori debbano in qualche modo cercare di aiutare i ragazzi, facendo un po’ da psicologi; anche i genitori hanno un ruolo importante, quello di ascoltare i propri figli e soprattutto comunicare.
La scuola, insomma, è molto utile per riuscire a vivere nel modo adeguato in una società come quella odierna, ma bisogna saper ascoltare i giovani e capire perché per loro è stressante dover andare a scuola.
Per esperienza personale posso dire che mi capita spesso di sentirmi stressata o ansiosa per motivi scolastici, ma non passo tutta la mia vita a studiare, ovviamente. È ovvio che a scuola ci diranno quanto è importante studiare ed ascoltare, ma ci sono dei periodi in cui proprio non si riesce a stare attenti o non si riesce più a trovare il tempo materiale per fare una vita adeguata, introducendo in essa tutto il necessario, oltre lo studio.
Penso infine che ognuno di noi dovrebbe farsi un esame di coscienza, riuscire a capire i propri limiti, non fermarsi alle prime difficoltà e riuscire a dimostrare che si è capaci di svolgere più cose contemporaneamente, dando soddisfazioni a chi si aspetta qualcosa da noi, ma soprattutto sentendoci soddisfatti di ciò che facciamo.

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