Col passare degli anni si arriva ad una certa età dove è spontaneo porsi la famosa domanda: cosa farò tra qualche anno? Finito il liceo tutti dobbiamo prendere una decisione, decidere se proseguire con gli studi andando all’università o avvicinarsi al mondo del lavoro. Mai sentito parlare degli Eet (Employed, educated and trained), sono quella classificazione di giovani che dopo aver terminato gli studi si dedicano completamente al lavoro e magari anche alla creazione di nuove imprese personali. Infatti sono molti i ragazzi che stanno dimostrando di essere capaci di crearsi un lavoro e un loro futuro. Gli Eet sono il 40% al nord, il 20% al centro e il 40% al sud. Si occupano di turismo, ristorazione, ambiente e tante altre cose. Cresce del 53,4% il numero di giovani titolari d’impresa nei servizi di informatica e di informazione, +51,5% sono occupati nei sevizi per edifici, paesaggio e ambiente, +25,3% nei servizi di ristorazione, +55,6% nel settore del turismo.
Neet (not in employed, educated and trained), sono la classificazione di giovani che interrompono gli studi o che dopo averli terminati non si dedicano a nessun tipo di lavoro, facendo parte dell’ enorme classifica di disoccupati. Noi italiano siamo con la più alta percentuale di giovani in tutta Europa, siamo il 25,7% , un italiano su quattro viene considerato un Neet. Ma non tutti sono Neet in Italia ci sono anche gli Eet, ragazzi che non perdono le speranze e contano sulle proprie capacità e si rimboccano le maniche per un futuro migliore. Ed io nel mio futuro che farò? Sarò un Eet o un Neet? Spero in un futuro da Eet perché non perdo mai le speranze e anche quando qualcosa va male ci riprovo fino a riuscirci, studiare e in seguito lavorare e questo che bisogna fare. Non bisogna abbattersi ma trovare la forza di alzarsi le maniche e andare avanti.
