Da piccoli è capitato a tutti di sentirci chiedere cosa vogliamo fare da grandi. Poi, crescendo si capisce che non è facile come pensavamo, e che tutti i sogni a cui aspiravamo sin da piccoli, sono destinati a rimanere nel cassetto. Oramai è noto a tutti, uno dei problemi più attuali che abbiamo è la mancanza di posti di lavoro soprattutto per i giovani. Alcuni di loro, non trovando nessun impiego, si arrendono, gettando la spugna, diventando cosi NEET (not engaged in education,employmentor training). Molti altri invece,circa 175 mila giovani italiani tra i 15 e i 29 anni,non si sono dati per vinti, anche se avendo un titolo di studio, non sono riusciti a trovare un posto di lavoro, cosi si sono ingegnati per costruirsi il proprio futuro mettendo in piedi delle aziende. Questo gruppo di giovani prende il nome di EET (Employed-Educated and Trained). Spero che, l’economia riparta e che si formino nuovi posti di lavoro e che ognuno di noi giovani alla fine del proprio percorso di studi riesca a trovare un impiego. Se non si riesce a trovare un posto di lavoro in base al proprio percorso di studi, io sono dell’avviso che bisogna mettersi in gioco,rimboccandosi le maniche, usando la propria inventiva, cercando di rendere il proprio futuro più roseo possibile.
