Il computer, Facebook, questi sconosciuti che ci affascinano, che ci coinvolgono, che ci travolgono e trascinano in conversazioni con persone che non conosciamo, che non abbiamo mai visto o, guardato negli occhi, di cui in realtà non sappiamo nulla o quasi, se non quello che loro ci vogliono far sapere attraverso ciò che scrivono.
Ai tanti commenti, su qualsiasi argomento, su qualsiasi foto, su qualsiasi episodio narrato o, fotografato, noi, mettiamo un “MI PIACE” o “NON MI PIACE” per condividere. Ma la realtà, però, a volte può essere l’opposto di quello che sembra, può essere falsata da una parola non detta oppure una parola aggiunta, può essere recepita da noi in maniera sbagliata perché, non abbiamo constatato di persona e quindi, colto le varie sfaccettature di un episodio o di un video, o di una foto che sia. Rispondere a persone di cui non sappiamo nulla, o, criticare persone e fatti senza una conoscenza approfondita è, secondo me, assolutamente inutile. Io penso che, a volte, è già difficile esprimere un parere e farsi un giusto giudizio di persone che conosciamo da anni ed anni, figuriamoci esprimerlo su persone che non abbiamo mai guardato negli occhi, di cui non conosciamo lo sguardo.
A volte ci viene spontaneo condividere e, rispondere a qualcosa anche, secondo il nostro stato d’animo; magari, un giorno siamo arrabbiati neri, ce l’abbiamo con il mondo intero, e, tutto ci sembra brutto e da distruggere; quindi, di conseguenza, diamo una risposta dettata dalla rabbia, una risposta che, in condizioni normali non daremmo mai.
Ti rendi conto, allora, di aver dato un’immagine di te, distorta, che non rispecchia minimamente ciò che tu veramente sei, e, pensi che questo può nuocere in modo negativo sulla tua reputazione.
Quanti hanno scritto cose nella foga di un momento, di cui poi, si sono pentiti amaramente?
Quanti hanno postato foto e video in un momento di rabbia o, di semplice euforia di cui poi si sono pentiti?
Insomma, penso che forse i commenti di tutti dovrebbero essere letti con più leggerezza, e, presi per quello che sono:uno sfogo del momento che, può variare a seconda dello stato d’animo sia di chi legge e commenta. che, di quello che scrive. E’ tutto un po’ così, fluttuante, etereo, finto.
I pensieri veri, i sentimenti veri, le sensazioni intime non è certo ad internet che li affidiamo.

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