Gridiamo allo scandalo ma qual è lo scandalo? Il sindaco di Verona Tosi ha fatto una scelta e penso che, prima che l’ordinanza fosse emanata,l’abbia ponderata e debba rispondere ad un preciso scopo.
Lo scopo è positivo,aiutare i poveri ma con una precisa organizzazione per evitare che i soldi delle elemosine si disperdano.
Forse è una provocazione ,del resto l’ordinanza durerà un mese ,per far capire ai Veronesi ,ma penso anche ai turisti, che il Comune non solo vuole dare un segnale al racket dell’elemosina ,che c’è ed esiste in tante città,ma vuole in concreto ,tramite i servizi sociali,aiutare chi sta veramente male.
Penso si sia capito per me è giusto e se facessero anche tanti altri sindaci come Tosi penso che non ci ritroveremmo ad ogni semaforo il rumeno che poi comprerà la birra e si ubriacherà,la zingarella o la donna col bimbo in braccio che arricchiranno il “capo” di turno.
I veri poveri ci sono è vero ma sono conosciuti dai servizi sociali,dai gruppi di volontariato,dalle parrocchie e se non li conoscono ognuno di noi può segnalare problemi di indigenza.
Esistono case di accoglienza,mense dei poveri che accolgono ogni giorno ed ogni notte chi è veramente in un momento di bisogno.
Nella mia città,la città dell’attuale cardinale Montenegro,prima direttore della Caritas cittadina,sono tante le case di accoglienza,da lui promosse e tanti oggi sono i volontari che vi “lavorano”.
Ultimamente anche mense per i poveri che ogni giorno sfornano pasti per chiunque vi si rivolga e noi doniamo a queste strutture .
Non sarebbe male ,poi,aiutare anche i servizi sociali del Comune con i proventi delle “multe”.
