“Qualità morale di chi rispetta gli altri e agisce lealmente verso il prossimo”. Questa è la definizione di onestà sul dizionario, quella che dovrebbe essere una qualità parte di tutti noi per rendere migliore la società in cui viviamo.
Beethoven, uno dei più grandi compositori di sempre, diceva “Non conosco altro segno di superiorità per l’uomo se non la bontà.” Un segno di superiorità, quindi, ma anche un comportamento che dovrebbe essere ritenuto normale per tutti e non un eccezione, come molto spesso accade. Perché suscita così tanto stupore e fa notizia un uomo che restituisce qualcosa che non gli appartiene? La società è molto cambiata, sotto l’influenza della politica soprattutto, che usa questi valori o per fare retorica o per denigrarli a favore della scaltrezza, della furbizia, senza considerare così la bontà e la generosità vera essenza del sentimento di uno stato e di un popolo.
Nonostante questo, l’Italia continua a dimostrarsi un popolo generoso. Lo constatiamo quotidianamente nella disponibilità dimostrata verso i migranti, in cerca di una vita migliore, che raggiungono le coste meridionali chiedendo aiuto e protezione.
Ne ha dato testimonianza il documentario “Fuocoammare”, diretto da Gianfranco Rosi e vincitore dell’orso d’oro a Berlino per il miglior film, incentrato proprio sui migranti che arrivano a Lampedusa e che vengono accolti: 100.597 i migranti e rifugiati ospitati oggi in Italia, secondo i dati di “Repubblica”.
Allo stesso modo le perone e le associazioni attive in campo sociale sono moltissime e il loro impegno va dall’aiuto ai bambini orfani a quello delle popolazioni africane e dei paesi del cosiddetto “Terzo mondo”, senza dimenticare l’ambiente, la natura e gli animali (di cibo “buono e giusto” parla Carlo Petrini, fondatore del movimento Slow Food).
Quindi, alla fine, la realtà è più positiva di quello che molto spesso si vuol far credere. Ovviamente è sempre difficile fare discorsi generalisti, perché esiste sempre la determinazione individuale nell’agire. Alla luce dei fatti possiamo però affermare che continua ad esserci molta gente che crede nell’onestà e nella generosità e si comporta di conseguenza. Non mancano artisti impegnati nella diffusione di questi valori e personaggi importanti che dedicano la vita agli altri, film e libri sull’argomento da “La vita è meravigliosa” a “Canto di Natale”. Così proprio su questi concetti si basa in pensiero della differenza delle filosofe femministe, come insegna Ina Praetorius: “Bisognerebbe guardare al mondo come un ambiente domestico di cui prendersi cura” con amore e generosità.
