Nasce a Roma “Il libro sospeso”, un’ idea avuta dal libraio Massimiliano Timpano, che consiste nel raccogliere dei libri per regalarli ai detenuti delle carceri di tutta Italia. Quest’iniziativa ha avuto grandissimo successo, non solo nel nostro Paese, ma anche all’estero. Solo un libro è in grado di donare libertà, in ogni senso. In primis, perché i libri danno ai detenuti modo di scappare dalla monotonia della loro vita; in secundis perché esiste una proposta di legge che, per ogni libro letto, dà a ciascun detenuto uno sconto della pena di tre giorni, fino a un massimo di 48 giorni all’anno. Inoltre, i libri contribuiscono alla formazione culturale dei detenuti e li aiutano a sviluppare la loro intelligenza, quindi perché non dovremmo fare una buona azione donandone uno a chi ne ha bisogno? Un libro può anche regalare emozioni, quelle emozioni che sicuramente persone recluse all’interno delle carceri non vivranno ormai da moltissimo tempo. Anche i detenuti hanno diritto alla libertà, e visto che non possono avere quella fisica, sarebbe opportuno garantirgli almeno quella morale e psicologica. Sono, dunque, completamente d’accordo con questa iniziativa, infatti penso sia un’ottima cosa quella di dare ai detenuti modo di “evadere” e farle diventare persone migliori.

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