Bagni inadeguati, vecchi, sporchi, celle piccole, tutti ammassati l’uno sull’altro: è questa la vita di un detenuto di qualsiasi carcere d’Italia (e non solo), il quale è costretto a sopravvivere, più che a vivere. A volte servirebbe qualcosa, un semplice gesto per rendere la giornata migliore a questi carcerati dalla vita difficile. Certo, il carcere se lo sono meritato, però è pur vero che anch’essi sono uomini e come tali devono ricevere un minimo di rispetto. Cosa potrebbe tirargli su il morale? Cosa farebbe in modo che la loro giornata monotona cambi? Beh, credo che la risposta a queste domande possa essere questa: un libro. Un libro è economico, tiene compagnia anche quando si è soli e non occupa molto…direi che è l’oggetto ideale per un detenuto! Perché se la lettura riesce a non farci pensare ai nostri problemi quotidiani e a farci entrare in un altro mondo…figuriamoci che effetti avrà su un uomo che vive la vita in un ambiente stretto, sporco, vecchio, con altre persone e passando tutto il giorno a fare le solite cose, le quali il più delle volte non hanno funzione ricreativa, di svago.
Penso che se dovessi regalare un libro a mia scelta ad un detenuto, ne sceglierei uno che mette in risalto l’importanza della vita, la bellezza della natura e l’amore in generale; in questo modo posso lasciare un segno nella vita del carcerato e fare in modo che egli, una volta scontata la sua pena, possa uscire dalla galera con occhi diversi ed un cuore nuovo.

Mi piace moltissimo il modo in cui hai deciso di affrontare l’argomento, lo stile