La lettura è libertà, è vita ma è anche evasione: attraverso un libro si può far evadere la mente dalla realtà in cui ci si trova; la si può fare volare in luoghi inesplorati o inesplorabili.
La strana forma di magia che avvolge un libro è in grado di colpire qualsiasi persona, ma se questa persona si trova al di là di una serie di sbarre metalliche, questa magia viene colta molto più rapidamente e con un’intensità notevolmente superiore.
L’idea di regalare i libri ai detenuti è certamente un’idea meravigliosa, in quanto si consente loro di “vivere” attraverso i libri stessi: è grazie alle pagine “macchiate” dall’inchiostro che si dà la possibilità di continuare a sognare, a sperare e di poter gioire in un luogo in cui, normalmente, questi elementi non ci sono.
Oltre a far volare l’anima e i pensieri dei detenuti, si dona un grande aiuto anche alla la loro cultura, in quanto è soprattutto attraverso la lettura che ci si arricchisce culturalmente.
Per vari motivi, infatti, più della metà della popolazione carceraria si rivela poco istruita; ma è altrettanto vero che in molti di loro si nota il forte desiderio di voler apprendere e di voler conoscere. E non esiste mezzo che riesca a soddisfare maggiormente di un libro questa loro sete di conoscenza e vita.
Non ci resta,quindi, che donare i nostri libri alle biblioteche carcerarie, senza preoccuparsi di aver speso del denaro inutilmente, perché quel denaro può salvare una persona dalla prigionia mentale che le carceri creano.

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