È noto da tempo questa “guerra” nell’uso del telefono in classe.
Nel 2007 l’allora ministro Fioroni emanò un regolamento per diminuire gli scandali legati ai video che ritraggono atti di bullismo nei confronti di professori o alunni ripresi di nascosto.
Il telefono resta comunque uno strumento utile se usato con discrezione.
Infatti, se lo studente ha emergenze a casa può essere contattato dalla famiglia o, viceversa, se lui ha necessità, o in caso di malessere, può chiamare qualcuno a casa.
Se si usa il cellulare in classe in modo indiscreto, questo può diventare un motivo di distrazione, per di più è una forma di mancanza di rispetto per il docente in aula.
Alcune volte, però, sono i professori stessi che autorizzano gli alunni ad adoperare i propri smartphone per svolgere ricerche, per utilizzare applicazioni per l’apprendimento o per guardare immagini.
Secondo gli studenti ritirare il telefono per tutte le lezioni non è la soluzione giusta poiché gli adolescenti sono spinti dal desiderio di trasgredire le regole.
Sarebbe opportuno toglierlo solo durante le verifiche per evitare che qualcuno copi e quindi commettere ingiustizie.
Inoltre gli insegnanti non dovrebbero rimproverare gli alunni se guardano semplicemente l’ora.
Gli studenti dovrebbero comunque chiedere il permesso per spedire messaggi di urgenza, per evitare che la situazione in classe degeneri.

Sono pienamente d’accordo con te credo che l’uso del telefono in classe non debba essere eliminato ma semplicemente ridimensionato. Molto spesso durante le lezione i telefoni possono essere usati per fare ricerche o approfondimenti su temi trattati in classe (come hai detto tu spesso sono gli stessi insegnati che ci autorizzano a farlo) tuttavia questo non deve essere un pretesto per giocare con il telefono o andare su Facebook come molti di noi fanno durante le lezioni. I docenti non devono sequestrare i telefoni durante tutta la giornata ma il loro uso deve essere ridimensionato dagli stessi studenti che ne devono fare un uso adeguato.