Lo sport, qualunque esso sia, soprattutto per i ragazzini, è molto educativo e insegna dei valori importanti, come il rispetto reciproco. Il calcio è il più diffuso e praticato, specie in Italia, ma è anche colui che crea più scontri, arrivando talvolta a veri e propri litigi. Questo sport è basato sul gioco di squadra ed il rispetto nei confronti degli avversari, per uscire dalla partita vincenti ma, soprattutto, soddisfatti ed orgogliosi di aver dato il meglio di sé. Molto spesso sugli spalti hanno luogo dei litigi che sfociano, talvolta, in gravi risse poco produttive e prive di maturità da parte dei diretti interessati.
Si sentono spesso delle notizie riguardanti delle risse tra genitori, nella maggior parte dei casi i protagonisti sono dei padri, i quali assistono alle partite dei propri figli. Questo è a dir poco sconcertante e dettato indubbiamente da atteggiamenti immaturi o da persone che non hanno ben compreso lo scopo di uno sport. Nel momento in cui un ragazzo fa goal, il gesto più spontaneo è quello di voltarsi nella direzione dei propri genitori, qualora fossero presenti, e notare che quest’ultimi esultano o gli rivolgono un semplice sorriso pieno di orgoglio. Tutto ciò è ben distante dal mettere in atto delle risse o usare un linguaggio inadeguato, offendendo i componenti della squadra avversaria.
Ogni ragazzo ha bisogno di assimilare dei valori e un’educazione, i quali gli sono trasmessi dai genitori e dallo sport vero e genuino. Tutti i ragazzi devono essere spronati ed incoraggiati a dare di più e non messi nella condizione di abbandonare il campo poiché un genitore sta tifando in un modo scorretto. Lo sport è pace, rispetto, amore e passione.
“Nello sport si vince senza uccidere, in guerra si uccide senza vincere.”
