Francesco Marinari, dalla redazione de La Nazione, commenta uno dei temi più discussi degli ultimi tempi: le Olimpiadi Invernali di Cortina 2026. Si tratta di un evento sportivo di grande rilevanza internazionale, che vedrà protagonisti atleti da tutto il mondo nelle discipline tipiche degli sport invernali, come lo sci e il pattinaggio su ghiaccio. L’Italia si prepara ad accogliere questo appuntamento con entusiasmo, ma anche con qualche polemica, legata soprattutto agli effetti meno visibili che l’evento sta già generando sul territorio.
Uno degli aspetti più discussi riguarda l’aumento esponenziale dei canoni di affitto nella zona di Cortina. Secondo quanto riportano diversi giornali, i prezzi sono saliti talmente tanto che molti residenti stanno valutando di lasciare temporaneamente le loro case per affittarle a televisioni, atleti e federazioni sportive, guadagnando cifre molto alte durante i mesi olimpici. Questo fenomeno fa emergere una realtà spesso trascurata: i grandi eventi sportivi, oltre a generare spettacolo e visibilità, hanno un impatto economico e sociale profondo, che può anche creare squilibri.
Dal punto di vista personale, è importante interrogarsi su come eventi di questa portata trasformino i luoghi che li ospitano. Le Olimpiadi possono rappresentare un’occasione unica di rilancio e sviluppo, ma è fondamentale che questo avvenga in modo sostenibile. Quando l’interesse economico prevale su quello della comunità, si rischia di escludere i cittadini dai loro stessi territori. Serve equilibrio tra crescita e tutela del tessuto sociale, affinché l’eredità lasciata dai Giochi sia davvero positiva e condivisa.
Punto di vista ITIS Ettore Majorana
Pace Cristina, Russo Arianna Pia, Urbano Lorena