sicurezza sul lavoro norme

La sicurezza sul lavoro rimane una delle questioni più cruciali e urgenti per l’Italia. L’Italia ha compiuto passi significativi per migliorare la sicurezza sul lavoro, con leggi e regolamenti che mirano a proteggere i lavoratori da incidenti e lesioni sul posto di lavoro. Tuttavia, nonostante queste misure, il numero di incidenti sul lavoro rimane ancora troppo alto. Secondo i dati dell’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), nel 2023 si sono verificati oltre 700.000 infortuni sul lavoro, con un aumento rispetto agli anni precedenti.

Le cause degli incidenti sul lavoro sono molteplici e vanno dalla mancanza di formazione adeguata alla scarsa manutenzione delle attrezzature e degli ambienti di lavoro non sicuri. Spesso però gli incidenti sono causati soltanto dalla superficialità e dalla sottovalutazione dei rischi da parte  degli stessi lavoratori, se ad esempio non indossano tutti i dispositivi di protezione individuale, e da parte dei datori di lavoro, se semplificano e accelerano alcuni processi per incrementare i profitti.

Una delle principali sfide che l’Italia deve affrontare riguarda la cultura della sicurezza sul lavoro. Non basta avere leggi e regolamenti se non c’è consapevolezza e impegno da parte di tutti gli interessati, compresi datori di lavoro, lavoratori e istituzioni. È fondamentale promuovere una cultura della prevenzione e della sicurezza, sensibilizzando mediante ad esempio la narrazione di episodi reali simili alle situazioni vissute dagli interessati.

Un altro tassello fondamentale per la lotta contro le morti sul lavoro è quella della vigilanza e del controllo che le normative sulla sicurezza sul lavoro siano rispettate correttamente. È quindi fondamentale che i trasgressori, sia i lavoratori che le aziende siano sanzionati in modo efficace. È quindi necessario potenziare l’ente che si occupa della sorveglianza, incrementando il numero di ispezioni a sorpresa nelle aziende e nei cantieri.

Bisogna inoltre ricordare che spesso questi infortuni non sono causati propriamente dal lavoro, ma dalle persone che si è costretti a frequentare. Un esempio eclatante sono i medici del pronto soccorso, che in questi ultimi tempi sono soggetti a un numero sempre maggiore di aggressioni e violenze. Per questo è fondamentale potenziare il sistema di sicurezza degli ospedali e punire in maniera più severa gli aggressori, poiché non bisogna dimenticare che i medici, oltre al fatto che sono pubblici ufficiali durante lo svolgimento del loro lavoro, si impegnano ogni giorno per curarci ed assisterci, e che difficilmente se un paziente non sopravvive hanno delle colpe, perché loro fanno sempre tutto il possibile per salvare le persone.

 

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