Con la legge 833 del 1978 nasce in Italia il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), nato con l’obiettivo di garantire a tutti l’accesso alle cure sanitarie di qualità, senza distinzioni di nessun tipo. I principi fondamentali su cui si basa il SSN sono l’universalità, l’uguaglianza e l’equità. La sanità è un diritto di ogni cittadino garantito dall’articolo 32 della Costituzione italiana. In realtà è un diritto garantito non solo ai cittadini, ma anche ai residenti non cittadini italiani. Il sistema sanitario è finanziato con le tasse generali che ognuno di noi paga, permettendo di mantenere i servizi sanitari accessibili per l’intera popolazione.
Attualmente il sistema sanitario pubblico italiano però è in forte crisi. Infatti proprio in questi giorni 75 società scientifiche stanno chiedendo al governo una riforma per salvare il servizio sanitario nazionale che purtroppo è stato caratterizzato da una pessima gestione che sta portando sempre di più la popolazione ad affidarsi a enti privati per le cure sanitarie. Tra i problemi principali che hanno portato a questa crisi ci sono la sostenibilità del sistema e l’accesso ai servizi. La lunghezza delle liste di attesa è un tema molto importante poiché spesso le persone non possono aspettare tutto quel tempo e perciò si vedono costrette a rivolgersi a un privato. Ad esempio mia madre a marzo è stata operata al timpano e per fare questa operazione ha dovuto aspettare circa sei mesi prima che le dessero una data per l’intervento. Questo è un problema anche per tutti coloro che vogliono usufruire del Pronto soccorso, infatti qualche anno fa sciando in montagna sono caduta e mi sono rotta il braccio e prima che mi visitassero ho dovuto aspettare circa quattro ore. Non solo il tempo di attesa è molto lungo per il Pronto soccorso ma lo è anche per accedere ai reparti specialistici per cui bisogna aspettare anche dei giorni. È molto preoccupante anche l’età media dei medici: si stima che quasi trenta mila andranno in pensione nel 2025 lasciando il posto a un numero nettamente inferiore di laureati. Questo anche perché sempre più giovani prendono la decisione di andare a lavorare all’estero, visto lo stipendio nettamente più alto rispetto a quello italiano e alle condizioni di lavoro decisamente migliori. Tutti questi problemi portano a rivolgersi sempre più frequentemente alla sanità privata. Molte persone pensano addirittura che l’unica soluzione a questo problema sia la privatizzazione del servizio sanitario. La sanità privata in Italia offre servizi di vario tipo, come interventi, esami specialistici o semplici viste tutto sempre a pagamento. Uno dei principali motivi per cui ci si rivolge sempre di più ai privati sono, come già detto, le liste d’attesa infinitamente lunghe. Con i privati l’attesa è nettamente inferiore e c’è anche una maggiore flessibilità negli appuntamenti. Queste strutture però non sono accessibili a tutti, in quanto, solo una piccola parte della popolazione può usufruire di questi trattamenti. Sono ormai anni che la mia famiglia per certe visite, come quelle dentistiche e oculistiche, si rivolge solo più a studi privati. Ritengo che questo non sia normale poiché in primis pagando la sanità pubblica tramite le tasse ognuno di noi dovrebbe poterne usufruire e inoltre non tutti hanno la possibilità di accedere alla sanità privata.
Per risolvere questa crisi del sistema sanitario pubblico si potrebbe ad esempio assumere più personale, aumentare il salario dei medici in modo da evitare che appena laureati vadano a lavorare all’estero e rinnovare la strutture sanitarie.
Rebecca
