Con l’Informatizzazione del sistema sanitario a seguito del COVID-19 i medici di famiglia hanno iniziato a inviare agli interessati delle ricette mediche ufficiali via mail.
Tali documenti venivano inviati al paziente e non venivano consegnati di persona a causa dell’emergenza COVID che ha visto tutto il mondo costretto a rimanere chiuso in casa, quindi si pensava fosse solo una cosa temporanea, ma per la comodità e la praticità di inviarle si è deciso di mantenere questo uso.
Ciò rappresenta sicuramente dei segni positivi, in quanto fa intuire che anche l’Italia sta cercando di sfruttare le numerosissime capacità di internet.
Anche dal punto di vista della velocità della consegna di esami rappresenta un netto miglioramento, anche se attualmente le attese sono comunque molto lunghe.
Un dubbio che potrebbe far suscitare qualche lamentela riguardo a questo è che una persona potrebbe modificare le ricette attraverso software di editing per farsi dare qualche medicinale non necessario o per evitare una visita, ma tutto ciò è impossibile perché il medico scarica il documento e il dottore non deve controllare la versione del paziente.
Un grande problema che sta facendo collassare questo sistema vede come protagonisti i numerosi guasti informatici che colpiscono tutta l’Italia e che mandano continuamente in crisi questo sistema sanitario.
Tali non sono però il problema principale dell’Italia, in quanto anche se da molti anni è considerata come uno dei Paesi con i servizi sanitari pubblici migliori in Europa, molti italiani si ritrovano a farsi visitare da privati, tanto che negli ultimi dieci anni la percentuale di medici pubblici è diminuita del 9% mentre quella dei privati è aumentata del 15%.
Tutto ciò è causato da diversi fattori che rendono più vantaggioso il sistema sanitario privato.
In primo luogo fra tutti che non soltanto gli esami vengano prenotati a diversi mesi di distanza, ma addirittura che gli stessi risultati vengano consegnati troppo tardi rispetto a quando un paziente ne avrebbe bisogno
Tale esito è causato dalla mancanza di medici in Italia; infatti i giovani non sono spronati da studiare medicina a causa di carichi di lavoro eccessivi e dalla difficoltà di accedere all’università.
Un discorso particolare merita una struttura che fino allo scorso anno è cambiato e che forse cambierà che fino allo scorso anno ha avuto il test di medicina, struttura a mio avviso non equa per tutti quanti che sfavorisce certe persone, in particolare gli studenti con DSA ai quali sono forniti aiuti minimi rispetto ad una enorme mole di dati da memorizzare e inoltre il fatto che siano state pubblicate molte domande tra le quali si sarebbero potute trovare quelle del test ha fatto sì che gli studenti per prepararsi abbandonassero lo studio ragionato delle discipline che avrebbe permesso loro di comprendere se effettivamente questo percorso fosse loro congeniale per imparare a memoria numerose risposte.
Viste tutte queste falle nel sistema sanitario pubblico lo Stato dovrebbe intervenire per migliorarlo, perché continuando così si rischia di arrivare al sistema di sanità privata Americano, e quindi non sarebbe più un disponibile per tutti e contraddirebbe l’articolo 38 della Costituzione italiana che afferma che ogni cittadino ha il diritto all’assistenza sociale con mezzi adeguati.