Un report di Cinetel sullo stato del mercato cinematografico del 2021, ha delineato, con numeri sconcertanti, la situazione di crisi del cinema italiano, con previsioni ancora più terribili per il futuro prossimo. In una lettera di Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) al Presidente Mattarella, si legge che tantissime sale hanno dovuto chiudere, con un picco tra quelle indipendenti e dislocate in provincia. Tra le cause di questo malessere, c’è la proliferazione dell’offerta delle piattaforme di streaming, spesso prima scelta dei produttori per il film in uscita, così da aggirare le limitazioni e offrire all’abbonato prime visioni interessanti senza che sia costretto a spostarsi da casa. Andare al cinema rappresenta una di quelle attività che, facendo parte del nostro quotidiano, svolgiamo quasi senza rendercene conto. Si tratta di un’ottima occasione per staccare la spina dalla routine giornaliera, per rilassarsi in compagnia degli amici. L’esperienza cinematografica è il principale vantaggio delle sale, ed è chiaro. La dimensione dello schermo e la qualità dell’immagine proiettata in un cinema consentono un’immersione totale nella narrazione, con una serie di dettagli visivi che spesso sfuggono quando si guarda un film su schermi più piccoli, ovvero in casa. Inoltre, il sistema audio surround arricchisce ancor di più questa esperienza, proponendo una qualità del suono che difficilmente può essere replicata in un ambiente domestico. Noi generazione Z siamo poco abituati ad andare al cinema; ci riempiamo la testa di pellicole in streaming senza a volte capirne il significato profondo perché distratti da attività quotidiane e casalinghe. I nostri genitori ci parlano spesso delle sale cinematografiche intese come luogo di relax e condivisione.
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