Durante il corso del 2023, in particolare a partire dal mese di settembre, è stato lanciato un “allarme consultori” in tutta Italia, anche se una simile allerta era già stata lanciata nel 2017. Infatti negli ultimi mesi dello scorso anno queste strutture si sono svuotate giorno dopo giorno a causa dei pochi fondi che le mantengono e a causa della mancanza di personale in continua fuga. L’aiuto a donne e famiglie, offerto dai consultori, è ancora strettamente necessario poiché da quando furono istituiti nel 1975 ad oggi continuano ad essere fondamentali nella vita degli adolescenti, la categoria di persone forse più debole tra quelle che frequenta questo ambiente.
Penso infatti che i consultori siano essenziali per i ragazzi per diverse ragioni. I giovani sono spesso, su determinati argomenti, i più inesperti e quindi sono anche coloro che hanno più bisogno di essere informati prima che possa succedere loro qualcosa che non sono in grado di sostenere a causa della loro giovane età e impreparazione. In questo i consultori li aiutano attraverso supporto sia psicologico sia medico, offrendo informazioni, cure possibili e controlli. La seconda ragione per cui i consultori sono importanti per gli adolescenti è in realtà collegata alla prima: questi ambulatori possono infatti rappresentare un luogo sicuro al quale rivolgersi senza timore e senza vergogna per qualsiasi tipo di ragione, che sia un problema legato alla condizione famigliare, alla voglia di sapere oppure alla propria situazione fisica. Potrebbe infatti risultare più semplice per alcuni confidarsi con un estraneo piuttosto che con genitori o amici, considerato che non sempre si hanno buoni rapporti con i primi e con i secondi ci si potrebbe sentire poco liberi di parlare della propria condizione. Se non esistessero a chi si potrebbero rivolgere gli adolescenti, soprattutto le adolescenti, in difficoltà?
Siccome i consultori nascono a seguito di un movimento femminile che li aveva richiesti fortemente, sono luoghi di assistenza principalmente rivolti alle donne in gravidanza e non. Prestano aiuto ad ogni donna, che sia una cittadina italiana o extracomunitaria, anche priva di documenti, in maniera totalmente gratuita in un mondo in cui non è così scontato che una donna in difficoltà, in particolare negli anni in cui sono nate queste istituzioni, venga ascoltata e capita.
L’allarme dei consultori costituisce un passo indietro rispetto a tutto quello che hanno fatto donne prima di noi e, in quanto tali, per prime dobbiamo ad oggi batterci affinché non ci sia più il pericolo che un’istituzione di tale importanza e conquistata con la forza sia messa a rischio. Non possiamo permettere che altri ambulatori vengano chiusi o svuotati di personale insoddisfatto perché sottopagato, e perdere quei servizi che siamo riuscite ad ottenere.
Quindi ora la domanda è: che cosa possiamo fare per evitare che ciò accada? Dobbiamo ricordare quanto siano essenziali e che senza di essi tutte queste donne si troverebbero in grandi difficoltà, più di quanto non lo siano già adesso. Piuttosto che stanziare fondi per iniziative meno necessarie ne servirebbero di più per mantenere questi servizi, che possano anche far risalire nelle classifiche europee l’Italia quando si parla di tutela della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi, che possano essere un vanto per la nostra nazione agli occhi degli altri Paesi, al contrario di come accade oggi.