La trasparenza e la responsabilità degli investimenti pubblici è un argomento dibattuto soprattutto dopo i recenti scandali sulle infiltrazioni mafiose e i concorsi di appalto manipolati. Fortunatamente i banchi a rotelle non rientrano in nessuno dei casi citati ma costituiscono semplicemente una erronea decisione della Azzolina, al tempo Ministra dell’Istruzione. Era davvero un acquisto indispensabile durante un periodo di crisi come quelle che abbiamo vissuto durante la pandemia?
La decisione di acquistare tanto famigerati banchi a rotelle sembra essere stata presa in fretta, forse senza un’adeguata valutazione delle reali esigenze della comunità. L’idea alla base sembrava solida ma non si è tenuto conto di tutte le pedine. Infatti la maggioranza dei banchi è arrivata con estremo ritardo quando l’emergenza pandemia si stava placando. Oggi, a tre anni dalla spesa sostenuta molti di questi banchi sono rimasti inutilizzati o finiti in soffitta oppure gettati nei rifiuti e ciò evidenzia un ulteriore problema di inefficienza nella gestione delle risorse pubbliche.
Il sindaco di Padova ha suscitato interesse annunciando l’acquisto dei banchi a rotelle rimasti inutilizzati, ma questa mossa solleva ulteriori interrogativi sulla sua effettiva utilità per la comunità. In questo periodo d’altra parte sono al centro delle discussioni anche altre – ben più significative – spese.
Quale sarà la sorte dei fondi stanziati per il Pnrr? Verranno sprecati e sperperati in modo controproducente?
Ritengo che siano necessarie delle campagne di sensibilizzazione dei cittadini in modo da rendere chiari e trasparenti programmi di investimento e ascoltare i “feedback” dei cittadini positivi o negativi che siano. Oltre ai pareri sugli investimenti questa campagna potrebbe essere utile per raccogliere le proposte dei cittadini mettendo in luce esigenze “soffocate”.
L’episodio dei banchi a rotelle ci invita a riflettere criticamente sulla necessità di una migliore pianificazione e analisi delle spese pubbliche, nonché sull’importanza di un coinvolgimento attivo dei cittadini nella vigilanza e nel controllo dell’uso dei fondi pubblici. Solo attraverso una collaborazione tra istituzioni e cittadini possiamo garantire una gestione delle risorse pubbliche che risponda realmente alle esigenze della comunità, evitando sprechi e inefficienze.
