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In Italia, dal 1978, esiste il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), un ente che ha il compito di garantire a tutti i cittadini l’accesso alle cure mediche in modo equo e gratuito. Grazie al SSN, dunque, tutti gli italiani possono ricevere assistenza medica adeguata senza dover sostenere spese al di fuori delle proprie possibilità economiche.

 

Negli ultimi decenni, tuttavia, questo sistema ha manifestato crescenti criticità e inefficienze. La sanità pubblica risulta infatti estremamente carente, soprattutto per la mancanza di risorse come strutture adeguate e personale sanitario sufficiente. Le liste d’attesa si allungano sempre di più e il generale rallentamento del sistema sanitario fa sì che i bisogni principali dei cittadini restino spesso insoddisfatti.

 

Questa situazione è stata ulteriormente aggravata dalla pandemia del 2020. Durante quel periodo, il numero di pazienti bisognosi di cure è aumentato in modo sproporzionato e le strutture e il personale sanitario non sono riusciti a gestire una simile emergenza: le richieste negli ospedali superavano di gran lunga la capienza, si registrava una grave carenza di medici e infermieri, costretti a turni massacranti, e le condizioni generali erano estreme.

 

Per questi motivi, negli ultimi decenni abbiamo assistito a un fenomeno di privatizzazione della sanità, che ha aumentato il divario sociale tra le persone con diverse disponibilità economiche. Per ovviare all’inefficienza del sistema sanitario pubblico, chi può permetterselo si affida sempre più frequentemente a istituti privati, che offrono assistenza medica tempestiva ed efficiente. Le persone che invece non hanno questa possibilità per motivi economici, si ritrovano vittime di un sistema carente e incapace di garantire loro gli aiuti necessari.

 

Questo fenomeno crea un forte divario tra chi può provvedere ai propri bisogni tramite servizi privati e chi, invece, rimane senza un’assistenza adeguata. Io stesso percepisco fortemente questa situazione critica. La mia famiglia, che, per fortuna, ha le risorse economiche per farlo, è spesso costretta a ricorrere a soluzioni private per garantire le cure mediche, che il sistema pubblico non è in grado di fornire. 

 

È dunque fondamentale invertire la rotta intrapresa dal sistema sanitario pubblico negli ultimi anni. La crescente privatizzazione della sanità amplifica le disuguaglianze sociali e mette a rischio il principio di equità del sistema sanitario. È dunque  essenziale intervenire con riforme e investimenti adeguati per garantire un accesso equo e universale alle cure mediche per tutti.

 

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